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Regionali, un codice contro la corruzione Stop ai regali e controlli sul doppio lavoro

Nel pacchetto pure il Piano per la trasparenza, quello per la formazione del personale e le norme che regolano il comportamento

PALERMO. La Regione adotta, con un decreto del presidente Rosario Crocetta, un pacchetto di disposizioni contro la corruzione e in nome della trasparenza degli uffici. Una serie di documenti (ossia il Piano triennale di prevenzione della corruzione, il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, il Piano di formazione del personale e il Codice di comportamento dei dipendenti) con i quali si fa ordine nella vasta materia, già disciplinata da varie norme, e si ribadiscono obblighi, procedure e comportamenti.
Norme che si integrano con il codice antimafia adottato nel 2009 (il cosiddetto codice Vigna) e con il codice contro le molestie sui luoghi di lavoro, varato dal governo Crocetta poco dopo il suo insediamento.
Il cuore delle disposizioni - predisposte dal dirigente del dipartimento Funzione pubblica, Luciana Giammanco, che in qualità di responsabile ha firmato il piano - riguarda il personale, oltre 16 mila dipendenti in tutto. Fra le novità introdotte, innanzitutto un obbligo più stringente di rifiutare regali, anche quelli di «modico valore». Il codice ribadisce di non sfruttare all’esterno la propria posizione e di non nuocere con il proprio comportamento all’immagine dell’amministrazione e impone ai dirigenti obblighi di controllo, anche sui casi di «doppio lavoro».
Per evitare il rischio di corruzione, il piano impone che i dirigenti possano ricevere incarichi per un periodo di 5 anni rinnovabili mentre per il personale indica in massimo 5 anni la permanenza nello stesso settore. In caso di conflitto d’interessi si ribadisce l’obbligo di astensione da procedure e autorizzazioni, una direttiva sarà emanata entro aprile per puntualizzare questo aspetto. Previsto un monitoraggio di tutti i rapporti fra amministrazione terzi, individuando anche eventuali parentele. Ed entro sei mesi invece sarà adottato un altro provvedimento per disciplinare gli incarichi extraistituzionali, definendo quelli vietati e quelli autorizzabili. Per individuare rischi e le contromisure adottate, nella prima fase di attuazione del piano saranno individuati dei dipartimenti pilota. Ogni anno, entro il 15 novembre, inoltre sarà predisposto un report sui tempi di ciascun procedimento ed eventuali ritardi. Nei rapporti con il cittadino maggiore trasparenza, con una e-mail dedicata e un numero verde, oltre alla sezione ad hoc del sito istituzionale. Ma è previsto anche un questionario online per misurare la «customer satisfaction», così come sono in programma le «giornate della trasparenza» e si ribadisce l’accesso civico, ossia il diritto del cittadino ad ottenere dati e informazioni. Previsto infine un percorso di formazione per il personale che verte sui temi della corruzione e dei rischi ad essa connessi, degli appalti pubblici, della sicurezza informatica e della tutela dei dipendenti che segnalano eventuali illeciti.

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