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Blocco degli stipendi, enti lirici e sindacati in agitazione

PALERMO. "La situazione è drammatica i lavoratori, finora, hanno percepito acconti dello stipendio, da anni subiamo tagli. Nonostante tutto resistiamo, le attività continuano e per i concerti che organizziamo, utilizziamo gli incassi del botteghino per pagare i musicisti: il 70 percento va a loro. Fino a quando potremo andare avanti non so". Commenta così il presidente della Fondazione the Brass Group, Ignazio Garcia, lo stop ai 184 mila euro destinati alla fondazione e al rischio tracollo delle attività culturali siciliane. La scure del commissario dello Stato che ha bloccato spese per 500 milioni di euro, incombe anche su enti lirici, associazioni, fondazioni, Enti regionali del diritto allo studio.

"L'effetto - dice Michele De Luca della Cisl - è cancellare il settore delle istituzioni culturali siciliane e se non si possono realizzare produzioni, non si può tenere aperto,  sono 3mila tra diretti e indiretti i lavoratori degli enti lirici a rischio". I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione.

Anche i servizi agli studenti universitari sono a rischio. L'Ersu di Palermo non beneficerà del contributo regionale per le spese di funzionamento, pari a circa 5 milioni di euro:da oggi su 98 dipendenti dell'ente, 40 sono senza stipendio ( si tratta di personale trasferito dall'Eas in liquidazione ad altri enti). A breve anche la mensa universitaria potrebbe ridurre il numero di pasti giornalieri che eroga a 10 mila studenti ogni giorno; nella peggiore delle ipotesi chiudere; così come le residenze universitarie per i fuorisede, che ospitano 750 studenti.

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