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Chiusa la Cordovese- Fondo Valle, una frana inghiotte la carreggiata

CALTANISSETTA. Non c’è sorte per la Cordovese- Fondo Valle, la strada più utilizzata per raggiungere Caltanissetta. Nel primo pomeriggio di ieri una nuova frana ha allargato la voragine che si era aperta una decina di giorni fa sul tracciato. A restare ancora intatto, una strettissima di lingua di asfalto. Troppo pericolosa per lasciarla aperta al transito, e ieri attorno alle 15, dopo la segnalazione di un automobilista che stava percorrendo la carreggiata pochi istanti dopo il nuovo movimento, i vigili del fuoco hanno transennato l’area, di fatto chiudendola alla circolazione. Negli stessi momenti è stata avvertita la Protezione civile della Provincia regionale di Caltanissetta. Il primo a raggiungere il punto esatto dello smottamento è stato il responsabile Totino Saia, uno dei tecnici che conosce meglio la zona. Saia ha coordinato il lavoro degli operai della Provincia che hanno posizionato la segnaletica e messo in sicurezza l’area attorno alla buca. Compito del dirigente della Protezione civile segnalare il caso ai funzionari dell’Ufficio tecnico provinciale ed al sindaco Salvatore Calà. Nel corso di una verifica sul luogo, Totino Saia ha nuovamente appurato l’instabilità del territorio sottostante. Un movimento del terreno che nei giorni di pioggia ha ripreso vigore. «È necessario un intervento serio attraverso la palificazione, ed intanto bisogna regimentare le acque» è stato il suo primo commento alla visione della voragine apertasi sul tracciato. Quale soluzione adottare allora? Per Saia la vera incognita è quella del maltempo. «In attesa di un grosso finanziamento per mettere in sicurezza l’intera area si potrebbe ripristinare la viabilità riempiendo la voragine. Ma bisognerà farlo quando cesserà la pioggia, quando il terreno sarà asciutto». Il clima di sicuro non dà una mano. La prossima settimana potrebbe addirittura peggiorare, e non è esclusa che presto arrivi pure la neve ad appesantire il terreno. Quindi per adesso l’unica soluzione è rappresentata dalla chiusura della Cordovese- Fondo Valle. Si torna perciò a viaggiare sulla Sp23, con il risultato di allungare il percorso per raggiungere il capoluogo. Ma questa notizia non è stata accolta con sorpresa, anzi. La frana aveva cominciato a divorare centimetri di strada da almeno una decina di giorni. Quel lembo di scorciatoia che ha consentito ai mussomelesi di raggiungere Fondo Valle in pochi minuti non è stata immune da lesioni, smottamenti, chiusure improvvise e interventi palliativi. Eppure si tratta di un tracciato giovane. La Cordovese- Fondo Valle, la cui origine progettuale affonda al 2005, all’anno della frana di Testacotta, fu inaugurata nell’autunno del 2011, ma già nel febbraio del 2012 fu temporaneamente chiusa per il crollo di un costone roccioso. Un anno dopo, nel marzo del 2013, a franare fu la strada, proprio nel punto ceduto ieri. I guai alla viabilità del Vallone oramai segnano ciclicamente le stagioni. Ed anche in questo 2014 non poteva mancare una nuova frana.

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