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Stop alla Finanziaria, le critiche dell'opposizione a Crocetta

PALERMO. La bocciatura della Finanziaria da parte del commissario di Stato ha generato non poche critiche al presidente della Regione Rosario Crocetta. Tanto più queste sono arrivate da più parti dell’opposizione.
«Crocetta deve fare chiarezza, se è un errore tecnico lo risolva, Bianchi si dimetta e dica qualcosa anche il Pd»  ha detto il coordinatore regionale del Ncd Dore Misuraca, parlando, a Palermo, a margine del comitato regionale del partito.    «Non mi piace l'idea che dietro ogni manovra ci sia qualcuno che trami nell'ombra - ha proseguito - È da un anno che Crocetta ci racconta che c'è sempre qualcuno che frena le sue iniziative, adesso ad ordire c'è qualcuno dietro il prefetto Aronica. Pensare tutto questo è volgare».    «È stata bocciata la copertura finanziaria, lo aveva già detto la Corte dei Conti - ha continuato - di andare a rivedere i residui attivi, entrate non rispondenti al vero». Alla domanda se Ncd è disponibile a collaborare con il governo, ha detto: «Deve essere Bianchi a proporre una manovra bis. Non so cosa voglia fare Crocetta, vanno date risposte ai siciliani. C'è bisogno di capire come vuole andare avanti. Annulli questa giunta, vada in aula e spieghi ai siciliani qual è il programma per risolvere i problemi».
Un risultato prevedibile e già annunciato è quanto pensa Forza Italia: «La bocciatura del commissario di Stato alla finanziaria pensata da Crocetta e dal suo governo, non fa altro che confermare quanto noi di Forza Italia denunciamo da settimane» sostiene il senatore Vincenzo Gibiino, coordinatore di Forza Italia in Sicilia. «Misure discutibili dalle coperture, nelle migliori delle ipotesi, dubbie, il provvedimento finanziario è l'ultima e più lampante prova dell'inconcludente azione di Crocetta - aggiunge - La politica del Governatore è fumo negli occhi dei siciliani: nessuna programmazione, nessun progetto concreto, solo spot e parole». Per Gibbino: «La Sicilia deve cambiare: i cittadini di questa splendida isola devono farsi protagonisti di una vera rivoluzione culturale e riprendersi il proprio futuro. La Sicilia ha bisogno di fatti e non di chiacchiere. A Crocetta diciamo basta».
Non mancano le critiche dei Cinquestelle: «Anche le argomentazioni rocambolesche possono dare la misura della  difficoltà politica. Il Presidente Crocetta ha provato con la sua nota arguzia retorica ad attribuire i propri guai con la Finanziaria ad una carenza di tutela della Regione dovuta all'assenza dell'Alta Corte per la Regione Siciliana, prevista dallo Statuto». Lo affermano in una nota congiunta i senatori del M5S Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino. «In verità - aggiungono - le competenze dell'Alta Corte sono state assorbite dalla Corte costituzionale, per cui la Regione si avvale del giudizio di un organo terzo legittimamente titolato a vagliare l'impugnativa del Commissario dello Stato. Come già fatto in molte altre occasioni nel recente passato. Purtroppo, quindi le dichiarazioni del presidente Crocetta lasciano il tempo che trovano». «Sarebbe auspicabile - concludono i due parlamentari del M5S - un atteggiamento meno attento agli aspetti mediatici e più volto alla sostanza. Una virata politica nella amministrazione della Sicilia deve essere posta in essere. Adesso».

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