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Al via interrogatori sulle spese pazze all'Ars, Musotto: "Mai preso soldi pubblici"

PALERMO. «Dopo essere stato accusato di mafia, adesso arrivano le spese pazze. In quindici anni non ho mai approfittato di soldi pubblici. Vengo da tre generazioni al servizio delle istituzioni: mio padre ha insegnato diritto penale, mio nonno è stato alto commissario». L'ha detto l'ex capogruppo all'Assemblea regionale siciliana, Francesco Musotto, eletto nella scorsa legislatura nell'Mpa e poi passato al gruppo misto, appena arrivato in procura per essere interrogato sulle spese pazze dei gruppi. «Il problema è che per 15 anni ho fatto politica - ha ribadito - mi sono messo in un partito che era appena nato, quello dell'allora presidente della Regione Raffaele Lombardo. Tutti questi soldi perchè non li eliminano. Io li ho trovati».


"45 MILA EURO? LI HO DATI A LOMBARDO". «Certo che i 45 mila euro glieli ho dati a Raffaele Lombardo (ex presidente della Regione siciliana nella scorsa legislatura e leader del Mpa, ndr). Sono un uomo d'onore, un uomo vero, non sottraggo 45 mila euro, io non ho mai rubato una lira». L'ha detto l'ex capogruppo Francesco Musotto, appena arrivato in procura per essere interrogato sulle spese pazze dei gruppi. «Se Lombardo nega di averli ricevuti - ha proseguito - quello è un problema suo, della sua coscienza. Io gli ho proposto un confronto pubblico, davanti alla stampa: io e lui. Però non ha mai risposto alla mia proposta, non l'ho più sentito».  «Ridarei i 45 mila euro a Lombardo per presentare le liste del Mpa in tutte le grandi città. Glieli ho dato in contanti, in tre-quattro buste e in tagli medio grandi; che ne ha fatto Lombardo è un problema suo. Me li ha chiesti lui», ha aggiunto Musotto in conferenza stampa. Ai cronisti che gli chiedevano se avesse incontrato l'ex governatore della Sicilia, ha risposto che non lo sente «da due anni. Non lo chiamo. Lui nega la mia ricostruzione? Facciamo un confronto con i giornalisti, così lui dice la sua versione e io la mia».



MUSOTTO SI AVVALE DELLA FACOLTÀ DI NON RISPONDERE. Si è avvalso della facoltà di non rispondere l'ex parlamentare regionale ed ex capogruppo Francesco Musotto, in procura assieme all'avvocato Fabio Ferrara per essere interrogato sulle spese pazze dei gruppi. «Nel 2011 me ne sono andato. Anzi, sono stato promotore della manovra per fare dimettere 46 deputati e consentire lo scioglimento dell'Assemblea regionale, ma nessuno mi ha seguito - ha detto ai cronisti quando è uscito - Mi sono proposto con il partito nuovo, il partito autonomista (l'Mpa di Raffaele Lombardo, ndr), ma poi mi sono reso conto... Sono un politico pentito». «Di questi dipendenti fantasma nei gruppi non ne so nulla - ha spiegato - Tutti quelli che venivano pagati lavoravano. Io non ho assunto sorelle, fratelli, cugini. I contratti li faceva il consulente».


"MAI COMPRATO BORSE O MUTANDE VERDI". «Non ho mai comprato nè borse Louis Vuitton, nè mutande verdi. È normale che la politica ne esce malissimo. La cena l'abbiamo pagata io, Cracolici e Adamo, con i soldi del gruppi. Erano spese di partito. Le riviste della storia dell'arte sono all'Assemblea. Non ho rubato niente». Lo ha detto l'ex capogruppo Francesco Musotto, in procura per essere interrogato nell'ambito dell'inchiesta sulle spese pazze dei gruppi parlamentari all'Assemblea regionale siciliana.  L'ex deputato si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha fatto dichiarazioni spontanee. «La gente odia la politica - dice Musotto - l'immagine che hanno le persone è pessima».

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