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Pd, in Sicilia scontro sul nuovo segretario

Faraone a un passo dall’accordo tra le varie correnti del partito su un nome nuovo, ma Lupo insiste: «Mi ricandido»

PALERMO. Davide Faraone ha a portata di mano l’intesa fra le anime del Pd, primo passo per sbloccare la crisi di governo, ma deve superare l’ostacolo costituito da Giuseppe Lupo. Il segretario uscente ha confermato ieri ai vertici nazionali l’intenzione di ricandidarsi alla guida del partito in Sicilia. In queste condizioni è impossibile trovare un nuovo segretario che sintetizzi tutte le diverse posizioni. E si complica pure la trattativa con Crocetta sulla nuova giunta.
Il timore della segreteria nazionale è che, se lo farà Lupo, anche altri proveranno a rompere gli accordi arrivando al liberi tutti. Faraone ieri ha tentato in ogni modo di far fare a Lupo un passo indietro, aiutato da Luca Lotti (responsabile dell’organizzazione del Pd). Ma ognuno è rimasto sulle sue posizioni. E per questo Faraone non ha nascosto ai fedelissimi il suo disappunto, visto che - come ha confermato il cuperliano Angelo Capodicasa - c’è un accordo con le altre anime del partito per un segreterio del tutto nuovo.
Il congresso è fissato per il 16 febbraio e le candidature vanno ufficializzate entro sabato.
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