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Accantonamenti e fondo residui, governo regionale attende giudizio del commissario su Manovra

PALERMO. Monta l'attesa nel governo e nell'Assemblea regionale per il responso del commissario dello Stato, Carmelo Aronica, sulla manovra finanziaria, mentre il clima nella maggioranza è incandescente per i rapporti sempre più tesi tra il Pd e l'Udc col presidente della Regione, Rosario Crocetta. Gli uffici del prefetto hanno ricevuto i faldoni della manovra alla fine della scorsa settimana e si sono messi subito al lavoro: stanno spulciando i capitoli del bilancio e le norme della legge di stabilità per verificarne la tenuta e le compatibilità costituzionali. Un responso, quello del commissario, che secondo rumors interni alla maggioranza potrebbe avere ulteriori ripercussioni sui rapporti tra alleati e governo. La posta in palio è altissima. L'attenzione maggiore è sul bilancio, in particolare sugli accantonamenti per 400 milioni a salvaguardia delle cosiddette entrate incerte, spesa che il governo ha 'congelatò fino al 30 giugno in attesa di chiudere l'accordo col Tesoro sulla cessione di quote di patto di stabilità, proprio alla luce dei colloqui informali avuti con gli uffici del commissario durante l'esame dei documenti contabili e finanziari. E poi c'è il fondo finanziato dalla manovra a copertura dei residui attivi, un punto sul quale insiste la Corte dei Conti anche in prospettiva della parifica del rendiconto.  Il responso del commissario potrebbe arrivare giovedì prossimo, giorno in cui l'Ars riprenderà i lavori d'aula dopo la maratona di bilancio e finanziaria.

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