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Da Niscemi al Cern: il liceo Da Vinci sbarca a Ginevra

NISCEMI. Una delegazione di studenti del liceo scientifico "Leonardo da Vinci" di Niscemi, il cui dirigente è Fernando Cannizzo, avrà l'opportunità di visitare il Cern di Ginevra, il grande laboratorio sotterraneo di fisica nucleare dove i migliori scienziati di tutto il mondo hanno scoperto il "Bosone di Higgs", meglio conosciuta dai più come "la particella di Dio". L'invito ai liceali niscemesi è stato dato ieri dal professore Paolo Castorina, ordinario di Fisica teorica dell'Università di Catania e ricercatore presso il Cern, al termine di un interessantissimo seminario scientifico, svoltosi nell'aula magna del "Da Vinci". La conferenza ha avuto un duplice tema: "Il bosone di Higgs - Particella maledetta o di Dio?" e "La Missione Gaia - Dal core (centro, ndr) ai confini della Via Lattea". Gli studenti niscemesi hanno ascoltato con grande attenzione la relazione del fisico Castorina, che ha illustrato le tappe che hanno portato all'individuazione, la scorsa estate, della famosa particella, per la cui scoperta lo scienziato Peter Higgs, che le ha dato il nome, ha ricevuto, assieme ad Englert, il premio Nobel 2013 per la fisica. Il bosone di Higgs è stato soprannominato "Particella di Dio" per la sua capacità di conferire massa a tutte le altre particelle conosciute. Un particolare che inorgoglisce gli studenti del "Da Vinci": al Cern di Ginevra lavora come ricercatore un fisico, Mario Galanti, ex allievo del liceo niscemese, che ha partecipato nel tunnel del laboratorio svizzero alla ricerca del famoso bosone. Una coincidenza, questa, che rende ancora particolarmente gradito l'invito a visitare il Cern ginevrino. Durante l'incontro di ieri, i liceali Clarissa Marino, Dalila Melfa, Carmelo Millitarì, Kyle O'Neal e Greta Spatola hanno relazionato su una singolare esperienza vissuta assieme a pochi altri colleghi provenienti da quattro licei siciliani, quando hanno assistito, presso l'Osservatorio di Astrofisica dell'Università di Catania, al lancio in diretta dal poligono della Guiana francese del satellite Gaia, che esplorerà la via Lattea fornendo la mappatura tridimensionale della nostra galassia. "È stata una giornata intensa e costruttiva", ha commentato la professoressa Sabrina Caruso, che ha organizzato il simposio scientifico.

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