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Caltanissetta, Campisi non mollo: "Mi ricandido"

CALTANISSETTA. «Ho governato per quasi cinque anni in emergenza». Il sindaco Michele Campisi si lascia alle spalle quasi cinque anni di amministrazione «e sono stati - dice - anni in cui ho dovuto affrontare una serie di emergenza con un Comune ridotto quasi alla stremo a causa delle minore entrate per i ridotti trasferimenti dello Stato e della Regione. Non ho fatto miracoli, ma assicurato certamente i servizi essenziali in un percorso ordinario di amministrazione. Adesso qualcuno ha ipotizzato che il sottoscritto potrebbe anche decidere di lasciare o abbandonare la scena politica, mettendo in discussione la mia candidatura alle prossime elezioni. Io confermo invece il mio prossimo impegno elettorale e quindi la mia rinnovata candidatura alla guida di questa città. Io non mollo anzi mi candido per vincere». Dalle ultime amministrative ad oggi sono cambiate molte cose. C'è un nuovo Centro Destra e c'è anche una nuova Forza Italia, in consiglio comunale il centro destra si è diviso in due gruppi politici; alcuni con Alfano ed altri con Berlusconi e Alessandro Pagano e nell'area del gruppo misto il più affollato alcuni consiglieri sono sul punto di scegliere. Già in vista del prossimo appuntamento sono in corso una serie di serrate trattative tra i partiti e non è un caso se anche a Palazzo del Carmine i gruppi politici hanno dato vita ad una serie di coalizioni come il terzo Polo, o l'intergruppo che rappresentano di fatto una sorta di proposta di altrettanti schieramenti pronti ai nastri di partenza della prossima tornate elettorale. Nel nuovo orizzonte c'è da tenere presente la pletora dei candidati a sindaco che spuntano ogni giorno; candidature vere e aspirazioni presunte, ma comunque c'è ne sono troppi e tutti sostenuti da liste civiche e movimenti che affilano le armi e cercano nuove aggregazioni. Inutile oggi fare la conta dei presunti candidati a sindaco. I candidati certi si possono contare sulle dita di una mano, gli altri svaniranno come rugiada alle prime luci del sole.


La strada insomma verso la più ambita poltrona del Comune è ancora lunga. E questo la sa il sindaco Michele Campisi che punta sulla frammentazione dei diversi movimenti e liste civiche pronti a darsi battaglia tra loro anche se nell'area politica del primo cittadino, nel centro destra, si sono almeno due candidature annunciate: quella del suo ex assessore Michele Giarratana con la Destra Protagonista e quella del consigliere comunale Sergio Iacona che sta lavorando ad un progetto politico per aggregare diverse liste. Campisi si ricandida e lo fa in qualità di sindaco uscente per cui è anche possibile che sia solo lui il candidato ufficiale del centro destra e che dovrebbe essere sostenuto quindi sia dal Nuovo Centro Destra che da Forza Italia. Una eventuale seconda candidatura metterebbe certamente in difficoltà l'attuale sindaco, ma metterebbe anche in imbarazzo l'altra candidatura perché dovrebbero potere spiegare agli elettori il fallimento di cinque anni di amministrazione Campisi che ha governato con l'avallo dei consiglieri comunali di centro destra. «La conferma del buon lavoro svolto dalla mia amministrazione - dice ancora il sindaco - è dato anche dai risultati del sondaggio Governance Poll commissionato da un noto quotidiano economico. Nella graduatoria il sindaco di Caltanissetta è salito notevolmente e questo vuole dire che qualcosa di buono è stato fatto. Del resto quando c'è da denigrare sono tutti bravi a fare delle valutazioni in negativo sulla base di altre graduatorie. Quelle fanno bene. Disagio sociale e disoccupazione sono i lati negativi con cui il sindaco deve confrontarsi. Per il disagio sociale facciamo quello che possiamo in base alle nostre risorse economiche per il lavoro abbiamo creato condizioni favorevoli e di più non possiamo. A giorni partirà la graduatoria del lavoro sociale, ormai siamo alle ultime battute, con questo provvedimento avvieremo nei cantieri decine di disoccupati e tra non molto partiranno anche i lavori di riqualificazione della grande piazza con la sistemazione del tratto iniziale di corso Vittorio Emanuele e della via Salita Matteotti. Non potendo fare altro - conclude il primo cittadino - abbiamo puntato tutto sui cantieri e sulla realizzazione delle opere pubbliche sbloccando dei finanziamenti che erano solo sulla carta».

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