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Asl di Benevento, la De Girolamo si difende: "Mai abusato del mio ruolo"

ROMA. Ad un minuto dalle 10 il ministro delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, ha iniziato il suo intervento in Aula all'interrogazione del Pd sulla vicenda della Asl di Benevento. Accanto a lei siedevano il vicepremier Angelino Alfano e il ministro Gaetano Quagliariello. Assente il premier Enrico Letta.
Oltre 45 minuti di intervento
per il ministro delle Politiche agricole. Alla fine la stretta di mano con i ministri Gaetano Quagliariello e Maurizio Lupi, i quali appena finito il discorso di De Girolamo, hanno lasciato l'Aula di Montecitorio.
Solo i deputati di Ncd hanno applaudito De Girolamo al termine del suo intervento nell'Aula della Camera. Nessun battimano si è levato dal altri gruppi. Neanche il marito di De Girolamo, Francesco Boccia, ha battuto le mani: le ha tenute, giunte, sotto il mento con lo sguardo fisso verso il centro dell'Emiciclo.


TUTTO L'INTERVENTO DELLA DE GIROLAMO
"Vengo con determinazione a spiegare i motivi per cui mai e poi mai ho abusato del mio ruolo di deputato e mai ho violato la Costituzione". Lo dice Nunzia De Girolamo in aula alla Camera. "Il mio riserbo dei primi giorni era dettato dal rispetto per il lavoro magistratura", ha aggiunto. "Mai e poi mai il mio nome è coinvolto nella truffa alla Asl di Benevento che riguarda altre persone, una delle quali ha costruito un dossier contro di me frutto di un complotto ai miei danni". "Se mi pento per espressioni colorite usate in un contesto privato, non mi pento di aver aiutato gente che chiedeva ad alta voce maggiore assistenza sanitaria".
Nunzia De Girolamo sottolinea nel suo intervento alla Camera che l'inchiesta nella quale e' stata coinvolta parte da una attività illecita di intercettazione. Intercettazioni, sottolinea, che riguardano anche aspetti e considerazioni di carattere privato che sono state rese pubbliche. da qui l'appello al Parlamento a dare un giudizio di carattere etico su ciò.

"Non esiste nessun direttorio politico-partitico" che agisce sulla Asl di Benevento, ha affermato il ministro rispondendo all'interpellanza del Partito democratico.

"In una terra devastata dalla camorra, dalle ruberie e dalla convivenza con i clan da parte di anime belle che oggi si indignano per le parolacce di un ministro, desta scandalo che un deputato abbia chiesto informazioni sul bar dello zio. Semplici informazioni, nessuna pressione: il dirigente dell'ospedale Fatebenefratelli, che è privato, ha detto di non aver avuto pressioni da me".

"Mi e' stato chiesto, anche da persone autorevoli, di intervenire per amici, mogli, compagni fratelli. Ho sempre detto no e oggi mi fanno pagare anche questo". "Non ho mai fatto alcuna telefonata per annullare sanzioni, e mai mi sono interessata alla vicenda delle mozzarelle di Benevento".
"Voglio che mia figlia nei prossimi anni possa andare a testa alta e sapere che sua madre mai e poi mai ha abusato del suo ruolo di deputato e mai e poi mai ha calpestato la bandiera cui si inchina ogni mattina quando entra nel suo ufficio".
 "Respingo con tutte le forze che ho in corpo anche il semplice sospetto che io abbia agito illecitamente, rivendico la difesa della mia persona e invito a riflettere su quanto avvenuto e a non confondere mai vittime e carnefici". "Io sono stata vilipesa ed esposta alla pubblica gogna - aggiunge - violata negli affetti familiari e si e' arrivati addirittura alla esegesi della parolaccia sulla bocca di una donna, quasi fosse cosa diversa da quella pronunciata da un uomo".

Pd esige consapevolezza e coerenza  - "Dal governo il Pd esige consapevolezza e coerenza". Lo ha detto nell'Aula della Camera Nicodemo Oliverio del Pd alla fine dell'illustrazione della sua interpellanza sulla vicenda del ministro Nunzia De Girolamo".

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