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Pip, espulso chi rifiuta offerte di lavoro

PALERMO. La Regione non assicurerà più nessun sostegno economico a tutti quei precari ex Pip che hanno un reddito Isee superiore a 20 mila euro all'anno. E chi rifiuterà le proposte lavorative dell'amministrazione sarà cancellato dall'elenco che ad oggi racchiude 3.200 persone. Le norme approvate in Finanziaria hanno però scatenato l'ira dei beneficiari, che hanno assediato Palazzo dei Normanni mentre a Sala d'Ercole andava in scena lo sprint finale per l'approvazione dei documenti contabili. In piazza sono scesi pure gli 80 ex Spo, società che gestiva i Pip quando erano nell'orbita del Comune di Palermo, rimasti ora esclusi dalle proroghe: «Vogliamo fare valere i nostri diritti, abbiamo un'udienza in sede civile il prossimo febbraio» dice Maurizio Alesi, rappresentante dei lavoratori.
Ma ad essere sul piede di guerra sono soprattutto gli ex Pip, nati a Palermo alla fine degli anni Novanta e poi passati nell'orbita regionale attraverso una società, la Social Trinacria, al costo di 36 milioni di euro l'anno. Crocetta al suo insediamento ha sciolto l'ente e introdotto un nuovo sistema che ora costerà invece 20 milioni di euro ogni anno fino al 2016. 
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