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Manovra, congelati 39 milioni all'Ars

PALERMO. Un blitz notturno del governo ha congelato 39 milioni di finanziamenti all’Ars, scatenando il panico in Parlamento. Dipendenti e collaboratori temono che la riduzione della spesa possa mettere a rischio gli stipendi. Ipotesi però già smentita da Paolo Ruggirello, capo del collegio dei questori dell’Ars.
Tecnicamente non si tratta infatti di un taglio. Il governo ha soltanto congelato alcune spese in attesa di conoscere, nel corso dell’anno, il peso di alcuni obblighi di risparmio che arriveranno dallo Stato. Tutto dipende quindi dal futuro accordo sul patto di stabilità. Se sarà vantaggioso per la Sicilia, lo stanziamento dell’Ars verrà mantenuto intatto rispetto alle previsioni (149 milioni).
Se invece sarà più duro del previsto, si potrà ridurre il budget di una cifra già determinata in 39 milioni. La stessa logica si applica a numerose altre voci di bilancio. E’ il caso  delle somme destinate allo straordinario e ai premi di rendimento dei  dipendenti regionali, fissate in 48,4 milioni ma che potrebbero essere ridotte  di 12,8 milioni. All’Ast dovrebbero andare 28 milioni ma se dallo Stato arriveranno cattive notizie è già previsto un taglio di 7,4 milioni. E per le società partecipate, a cui dovrebbero andare 38,5 milioni, la riduzione eventuale sarà di 10 milioni.


BIANCHI CONFERMA ACCANTONAMENTI, ANCHE 39MLN ARS. «Si sta creando un caso che non esiste: abbiamo accantonato delle somme del bilancio della Regione a salvaguardia delle entrate, tra queste anche 39 milioni già assegnati all'Ars». Lo afferma l'assessore regionale all'Economia, Luca Bianchi, uscendo dalla stanza del presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, dove c'è stata una riunione sulla manovra finanziaria.  Bianchi dunque conferma la tabella approvata ieri sera dall'Ars.


STRETTA ARS SU ACCESSI, MALUMORE PERSONALE REGIONE. L'applicazione rigida di una circolare per gli accessi a Palazzo dei Normanni, emanata qualche giorno fa dagli uffici dell'Ars, sta creando qualche malumore tra assessori, dirigenti della Regione e componenti degli uffici di gabinetto. Stamattina gli assistenti parlamentari in servizio davanti al Palazzo avrebbero limitato gli accessi dall'ingresso secondario, in piazza Indipendenza, solitamente utilizzato da assessori, dirigenti, funzionari e tecnici della Regione: alcuni di loro sarebbero stati invitati ad allontanarsi e a presentarsi in piazza Parlamento, tra loro anche l'assessore alle Infrastrutture Nino Bartolotta.

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