Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sanremo tra San Valentino e il no alla violenza sulle donne.

Nella terza serata all'insegna del monologo tra ironia e serietà di Luciana Littizzetto, che in apertura ha cantato "Vattene amore" con Fabio Fazio. Sul palco ieri sera anche Roberto Baggio. Completato anche il quadro della finale della categoria giovani di stasera

SANREMO. Il giorno di San Valentino è diventato la serata del Trottolino Amoroso. Un duetto tra Fabio Fazio e Luciana Littizzetto su 'Vattene amorè, il brano portato nella storia del festival da Amedeo Minghi e Mietta, ha fatto da prologo a un bacio con tanto di casquet, in apertura della terza serata del festival di Sanremo che ha anche completato il cast dei giovani che arrivano alla finale di oggi: Antonio Maggio, Ilaria Porceddu (promossi stasera, entrambi da X Factor), Renzo Rubino e i Blastema.  Già da questo inizio si può ricavare la cifra di questa edizione in cui, trascinato da una Littizzetto sempre più mattatrice, Fazio si sta concedendo delle piacevoli sortite da showman, con imitazioni (stasera un breve Mike) e qualche divertita scorribanda vocale: addirittura nel finale insieme ad Albano, ospite dello spazio dedicato al premio alla carriera. Ma questo è anche un festival che fa pensare e che propone idee, in un mix di humour e riflessione. San Valentino è dunque lo spunto per Trottolino amoroso ma anche per un monologo di Luciana Littizzetto. Un pezzo di bravura con un emozionante cambio di registro: prima l'ironia sul tema «ti amo nonostante» riassumibile con questa frase: «vi amiamo quando date il peggio perchè ti amo è un apostrofo tra le parole è irrecuperabile ma quasi quasi me lo tengo». Poi l'affondo: «ogni due tre giorni un uomo uccide una donna perchè la considera sua proprietà, l'amore con la violenza non c'entra un tubo, un uomo che ci mena è uno stronzo. Non abbiamo sette vite come i gatti, ne abbiamo una sola: non buttiamola». Il miglior prologo a un flashmob con 100 ragazze sul palco per sostenere Break the Chain, la campagna contro il femminicidio. Quest'anno, solo in Italia, 127 donne sono state morte vittime della violenza. L'orchestra, doverosamente, sventolava i fazzoletti rossi simbolo della campagna.  In una delle sue rare apparizioni televisive, Roberto Baggio ha letto una lettera aperta ai giovani proponendo il sillabario delle parole essenziali, passione, gioia, coraggio, successo, sacrificio. «Abbracciate i vostri sogni, gli eroi quotidiani sono quelli che danno il massimo tutti i giorni» l'appello, preceduto da un video messaggio della leader birmana Aung San Suu Kyi. Stasera la gara ha assunto contorni più classicamente sanremesi: i 14 Campioni hanno riproposto i brani che nelle prime due serate sono stati ammessi alla fase finale e sono stati sottoposti al televoto e nel finale c'è stata anche la classifica provvisoria di baudiana memoria: Marco Mengoni, Modà, Annalisa, Chiara, Raphael Gualazzi, Simona Molinari e Peter Cincotti, Maria Nazionale, Elio e le Storie Tese, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Simone Cristicchi, Malika Ayane, Marta sui Tubi, Almamegretta.  Il menu musicale prevedeva anche Anthony Hegarty, che il mondo della musica conosce come Anthony and the Johnson, una delle personalità più sofisticate e originali della scena rock internazionale. «You are my Sister», pianoforte voce e orchestra, è un viaggio al cuore dell'intensità che, dopo Asaf Avidan ieri, ha dato il segno ulteriore di un indirizzo musicale diverso dai super divi patinati o dalle nuove realtà in playback. La ventenne e molto premiata pianista Leonora Armellini, specialista di Chopin, ha invece rappresentato la musica colta e il desiderio di valorizzare i nuovi talenti italiani. Nel tracciare un ritratto di queste serate del festival non si può trascurare un aspetto, per dir così stilistico: la rottura con la tradizione delle presentazioni anodine, dei discorsi con tono robotico per «non influenzare il televoto» che, poi si sa (c'è persino la scritta in sovraimpressione), non è controllabile. Scherzare, come fa la Littizzetto, sul rito dei codici da assegnare ai cantanti e similia, è un invito all'ascolto del festival. Chiusura con Albano che si era tanto arrabbiato per non essere stato ammesso in gara e stasera è stato festeggiato con un premio alla carriera, sorrisi e persino una versione di Felicità con Fazio e Littizzetto vocalist e Laura Chiatti versione entertainer. In chiusura, ancora Trottolino amoroso e la battuta di Fazio: «Ma adesso, come faccio domenica a tornare su Rai3?».

Caricamento commenti

Commenta la notizia