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Regione, discussione sulla finanziaria a rilento: proroga per i precari, sì ai contributi alle coppie di fatto

PALERMO. Proroghe triennali per una platea di circa 24.600 precari degli enti locali, della sanità, degli assessorati regionali. Un assegno garantito anche a 5.800  Asu. A notte avanzata l’Ars dà il via libera alla norma più attesa della  Finanziaria: quella che salva oltre 30 mila contrattisti. Forti, i precari  siciliani, di un sostegno praticamente unanime in Parlamento che arriva nel  giorno in cui il governo porta a casa anche il riconoscimento delle coppie di  fatto e il piano casa. La norma approvata fa scattare subito contratti triennali, alla scadenza dei  quali i precari potranno essere stabilizzati (se ci sarà posto nelle piante  organiche e i conti non saranno in rosso). Restano da votare solo le norme che riguardano i 3.200 pip di Palermo e i  precari dei cantieri di servizio        

Già approvata la nuova riforma agraria: l’articolo prevede che entro due anni la Regione  completi la procedura di assegnazione dei terreni che erano stati sottratti ai  latifondisti negli anni Cinquanta in applicazione della prima riforma agraria.  Almeno 30 mila ettari – ha detto in aula l’assessore Dario Cartabellotta – non  sono assegnati e non fruttano nulla. Ora la Regione prevede di darli agli eredi  di chi li ha coltivati 60 anni fa dietro pagamento di un prezzo che verrà fissato per decreto entro due mesi. Un secondo comma prevede che chi detiene  senza averne titolo terreni oggetto della riforma agraria, li perda: la Regione  tornerà in possesso dell’immobile e lo metterà in una Banca della terra che servirà ad assegnare in affitto queste aree o a venderle.



DISIMPEGNARE I FONDI INUTILIZZATI IRCAC. L'Ircac (istituto regionale per il credito alle cooperative) dovrà disimpegnare i circa 30 milioni del fondo unico a gestione separata non utilizzati negli anni. Lo prevede la norma riscritta dal governo prevede inserita nell'articolo 25 della legge di stabilità varata oggi dall'Ars.  Una parte dei soldi verrà restituita all'Ircac e versata nuovamente nel fondo unico per essere destinate ad iniziative in materia di sviluppo e occupazione, 10 mln andranno nel bilancio regionale destinate a misure di sviluppo per il sociale. Per l'assessore Luca Bianchi «è stato liberato un tesoretto di fondi inutilizzati a valere su una legge degli anni '80 e dunque non più erogabili, si tratta di un'operazione di potenziamento, non di indebolimento dell'Ircac».    «Con la riscrittura dell'art. 25 della legge di stabilità regionale si sblocca, dopo anni, un tesoretto da 30 milioni di euro che si trovava nelle casse dell'Istituto regionale per il credito alle coop e che ora potrà essere impiegato per far ripartire una parte importante dell'economia siciliana, ad iniziare dalle tante idee dei nostri giovani», dice Totò Lentini Per i deputati Ncd all'Ars, Pietro Alongi e il capogruppo, Nino D'Asero «pur criticando un esproprio di 10milioni dai fondi Ircac, è piena la soddisfazione per la specifica inserita con la norma aggiuntiva, la quale vuole, fra i beneficiari dei fondi Ircac inutilizzati, le cooperative che gestiscono terreni e aziende confiscati alla mafia. Poichè occorre connotare sempre più la politica istituzionale con i valori contrapposti al malaffare, per porre un serio argine allo scollamento fra le stesse istituzioni e i cittadini».


TECNICI ITALTERR, NO ALLA PROROGA. Stop alla stabilizzazione di 64 tecnici della Protezione civile che appartengono al bacino Italterr. Su pressione del M5S la norma che li riguarda slitta all'ultimo giorno utile per le votazioni.



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