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Rossi, confermato l'infortunio ma i tempi di recupero si allungano: mondiale a rischio

Il fuoriclasse della Fiorentina visitato in Colorado: la carriera non corre pericoli ma difficilmente il capocannoniere della Serie A saràin Brasile con l'Italia

FIRENZE. Giuseppe Rossi è atteso ad una  nuova sfida in questa sua carriera costellata di gol ma anche di  tanta sfortuna: reagire all'ennesimo infortunio al ginocchio  destro, quello operato già tre volte, e tornare da protagonista.  «La carriera di Pepito non è a rischio, il professor Steadman   ci ha rassicurati dicendo che il ragazzo recupererà al 100%, e  se si sbilancia uno della sua fama significa che ne è convinto -  ha dichiarato all'ANSA Andrea Pastorello, agente dell'attaccante  della Fiorentina e della Nazionale - anche se l'infortunio resta  serio». Per questo per Rossi il sogno-Mondiale forse è  destinato a restare tale, con disappunto anche di Cesare  Prandelli che nei giorni scorsi ha parlato col campione che  considerava titolare fisso in Brasile.    


Il responso del consulto specialistico, effettuato in  Colorado da Steadman che ha operato Rossi nell'aprile 2012, ha  confermato la lesione di II grado del collaterale mediale  associata, ed è ciò che più preoccupa, a una sollecitazione del  crociato anteriore precedentemente ricostruito.      Pepito all'uscita della clinica è parso amareggiato e scuro  in volto: come tutti, sperava che il crociato non fosse stato  intaccato. Accompagnato dalla fidanzata Jenna, dal responsabile  sanitario viola Paolo Manetti e dal fisioterapista di fiducia  Luke Bongiorno, il giocatore si fermerà a New York per seguire  un programma di riabilitazione per almeno tre settimane  dopodichè si recherà di nuovo a Vail per una nuova visita da  Steadman: sarà allora che il luminare valuterà a fondo la  situazione del crociato e la necessità o meno di un nuovo  intervento che farebbe ovviamente allungare i tempi di recupero.    


Al momento nessuno si sbilancia considerando che il ginocchio  di Pepito, anche per i lunghi viaggi in aereo, è ancora molto  gonfio. «Il fatto che sia interessato il crociato è motivo di  preoccupazione - ha ammesso Pastorello. I primi di febbraio  Giuseppe farà una nuova risonanza. Per adesso viviamo alla  giornata».      A Montella, come a Prandelli, non resta che aspettare e  sperare: «Bisogna fare pochi discorsi e augurarci che tutto  vada per il meglio, ad ora non ci sono segnali che dicano il  contrario. Bisogna avere pazienza» - ha detto il tecnico viola.  E il ds della Fiorentina Pradè ha aggiunto: «Siamo sicuri che  Pepito tornerà meglio di prima». In questa stagione, prima del  nuovo infortunio subito domenica nel derby con il Livorno, ci  era riuscito: capocannoniere del campionato con 14 gol in 18  gare in cui aveva sopperito alla grande all'assenza del compagno  di squadra Mario Gomez, 16 considerando anche le reti in Europa  League e in Nazionale. Nessun attaccante italiano finora ha  segnato quanto lui. Peccato che debba fermarsi ancora.  

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