Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Precari regionali, il "No" dei sindacati autonomi all'assunzione

Lo affermano in una nota Cobas/Codir e Sadirs che invitano il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, a "ripristinare nel testo la norma che consente di ridurre le piante organiche dei dipendenti e dei dirigenti della Regione"

PALERMO.  «Il governo regionale si appresta a fare approvare alcuni provvedimenti nella finanziaria che tendono a immettere nei ruoli regionali altri 750 precari, utilizzando per circa 70 di loro (dirigenti e funzionari provenienti da Italter e Sirap) procedure di assunzione in via amministrativa, a fronte del fatto che la Regione Siciliana già conta circa 1.800 dirigenti e 16 mila dipendenti». Lo affermano in una nota Cobas/Codir e Sadirs che invitano il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, a «ripristinare nel testo la norma che consente di ridurre le piante organiche dei dipendenti e dei dirigenti della regione, attraverso le norme nazionali di pensionamento con i requisiti pre-Fornero; contestualmente, s'invita il governo regionale a modificare l'ipotesi di assunzione del personale precario».  
«La I Commissione dell'Ars ha cassato dal testo del ddl - proseguono i sindacati - l'articolo proposto dal governo regionale che consentirebbe - in linea con quanto previsto con le norme nazionali sul pensionamento con i requisiti pre - Fornero (finalizzato ad una operazione di spending review) - di ridurre del 5% il numero dei dipendenti regionali (oggi 16 mila) e del 10% il numero dei dirigenti regionali (oggi 1.800) con un risparmio di circa 20 milioni di euro a regime»   «Questo incredibile comportamento di governo regionale e Ars, oltre - affermano -  a non fare mettere in linea la regione con il resto del paese in materia di riordino del personale e di spending review, rappresenta un grave atteggiamento anticostituzionale, in quanto l'immissione nella pubblica amministrazione di personale può avvenire esclusivamente attraverso un pubblico concorso, e non attraverso leggi speciali ad hoc fatte per categorie di cittadini che fanno azioni di lobby». «Mentre, infatti, per una piccola parte di essi (circa 60 in categoria A e B) la stabilizzazione può avvenire, immediatamente, - proseguono Cobas, Codir e Sadirs - secondo le procedure già precedentemente adottate per la stabilizzazione degli ex contrattisti della Regione siciliana , per il resto del personale si chiede al presidente delle Regione siciliana la presentazione nel testo di legge di una norma che consenta l'assorbimento e la gestione di questi precari storici (da venti anni presi in giro con le assunzioni, puntualmente impugnate per incostituzionalità dal Commissario dello Stato) da parte della Resais Spa».

Caricamento commenti

Commenta la notizia