PALERMO. Il governo rinuncia (almeno in questa fase) ai prepensionamenti dei regionali. Non ha trovato spazio nella Finanziaria approvata all’alba di ieri in commissione l’articolo che avrebbe congelato per 3 anni la riforma Fornero consentendo di lasciare gli uffici con i più vantaggiosi requisiti in vigore fino al 2011 (nella migliore delle combinazioni 61 anni di età e 36 anni di contributi).
Dopo quella che avrebbe tagliato le partecipate da 34 a 9, è la seconda norma di peso a cui l’assessore all’Economia Luca Bianchi ha rinunciato, conscio del no trasversale che ne avrebbero ostacolato l’approvazione. In questo modo la norma può essere riproposta in aula: consentirebbe il prepensionamento di 1.353 tra funzionari e dirigenti.
Passa invece la proroga triennale per i 18.500 Lsu degli enti locali e la prosecuzione dell’impiego per i 5.800 Asu (prendono un assegno sociale da 580 euro erogato dall’Inps grazie a 36 milioni della Regione). La proroga è annuale per i Comuni in rosso. Proroga triennale anche per i contrattisti (circa 700) di vari enti e assessorati regionali. Il tutto costerà circa 300 milioni.
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Regione, proroga triennale per 18.500 Lsu
Dal governo ok alla Finanziaria. Bocciati i prepensionamenti. «Salvi» 80 ex Spo e una serie di precari
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