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Odissea Imu, gli uffici postali e le banche di Caltanissetta presi d’assalto da migliaia di contribuenti

CALTANISSETTA. Giorni di scadenze, giorni di pagamento di pensioni, giorni insomma frenetici che costringono i cittadini-utenti ad intermenabili code in qualsiasi ufficio pubblico. Gli sportelli di banche o uffici postali sono quelli maggiormente presi d'assalto in questi giorni con scadenze di vario genere che bisogna assolutamente onorare entro i termini previsti. E ieri per centinaia anzi migliaia di contribuenti nisseni è stata una giornata a dir poco campale. Era in scadenza il pagamento della cosiddetta mini Imu il cui gettito, per le casse comunali, viene stimato in poco oltre un milione di euro. Istituti bancari e Poste (sede centrale e succursali) hanno registrato il pienone con gente in coda già prima ancora dell'apertura degli uffici. Una ressa indescrivibile alimentata dalle proteste e dalla lementele di chi ha dovuto attendere tre e a volte quattro ore per arrivare allo sportello e versare il dovuto. Al pagamento della mini Imu e alle scadenze periodiche (gas, luce, telefoni, acqua) si sono poi sommate le pensioni (e le tredicesime) dell'Inpdap in riscossione a partire dal 16 dicembre. Fra contribuenti dell'Imu e pensionati nelle Poste è stato letteralemnte il caos con centinaia di persone ammassati nel pur ampio salone della sede provinciale dove in previsione della ressa erano stati approntati ben sei sportelli. Il dispiegamento di personale non è valso però a smaltire in tempi celeri - o comunque accettabili - la gran folla in attesa. Un vero e proprio calvario. Ed è stata anche una impresa avvicinarsi agli sportelli bancomat di poste o banche. File lunghissime e attese snervanti anche per prelevare soldi da destinare al pagamento di bollette, allo shopping o alle spese per il cenone. Prove generali insomma dei giorni frenetici che attendono i nisseni da qui a Natale. Ed ancora una volta ad andare in tilt, oltre a banche e uffici postali, è stato soprattutto il traffico più volte vicino alla paralisi alla Badia e al nodo Grazia e comunque abbondantemente penalizzato dalla prolunga chiusura di corso Umberto sede di un piccolo mercatino.

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