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«Operai comunali di Caltanissetta esposti a rischi» Funzionari in aula: tutto regolare

CALTANISSETTA. Violazione delle norme di sicurezza dei lavoratori. Sono le imputazioni per cui l'ex segretario generale del Comune e un ex dirigente dell'Ufficio tecnico sono tornati dal giudice. Perché tirati in ballo per una vecchia vicenda datata nel tempo, che risale a sette anni fa, legata ad interventi che sono stati eseguiti all’ex mercato rionale di via Malta ed al cimitero Angeli. Sotto accusa sono finiti l’ex segretario di palazzo del Carmine, Salvatore Montaperto e l’allora dirigente del Settore tecnico comunale, Gaetano Corvo, che hanno replicato alle obiezioni. A loro la procura ha contestato carenti condizioni di lavoro in cui gli operai comunali sarebbero stati costretti ad esercitare a quel tempo per interventi effettuati all’ex mercato ed al camposanto. Lagnanze di cui si sono fatti portavoce i sindacati che si sono schierati al fianco dei lavoratori. Che hanno lamentato, tra l’altro, lacune quanto a vie di fuga, smaltimento dei fumi, servizi igienici molto carenti e condizioni strutturali che lasciavano parecchio a desiderare per scarsa manutenzione. E sulla base della denuncia, i nomi dei due dirigenti sono finiti nel registro delle notizie di reato: uno, Corvo, per la sua veste apicale nell’area tecnica, l’altro, Montaperto, come datore di lavoro. E quest’ultimo ha già rimandato le accuse al mittente.
Ieri, al cospetto del giudice Marco Sabella, hanno deposto il responsabile comunale dei servizi amministrativi, Michele Gioé, della manutenzione degli immobili comunali Costantino Scarantino, il responsabile della sicurezza, Michele Speciale e il dirigente dei servizi cimiteriali, Vito Di Palma. I quattro professionisti hanno ribadito che «tutto era adeguato». Aggiungendo poi che «altri interventi erano stati programmati, i progetti erano pure pronti ma non v’erano le somme necessarie per eseguirli». Come dire che forzatamente, per mancanza di quattrini nelle casse municipali, sono rimasti nel cassetto.

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