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Crescere rispettando i cuccioli Gli alunni imparano da cani e gatti

Al progetto hanno già aderito in tutta la Sicilia 20 veterinari e altrettante scuole. Sono più di mille i bambini coinvolti

PALERMO. Conoscere il mondo animale fra i banchi di scuola e imparare a rispettare le diversità attraverso lo studio dei cuccioli delle differenti specie: anche in Sicilia parte «Piccole zampe crescono». Venti i veterinari e le scuole che hanno aderito in tutta la Sicilia. Più di mille i bambini coinvolti. Iniziate le prime lezioni a Ragusa, seguiranno Messina a gennaio e tutte le altre province dell’Isola entro marzo.
Un progetto di zooantropologia didattica rivolto a 280 scuole elementari italiane e a più di 30 mila alunni. «Piccole zampe crescono» è un programma realizzato da Panini, che finanzierà le attività didattiche, in collaborazione con l'Anmvi (l'Associazione nazionale medici veterinari italiani). In Sicilia sono 20 i professionisti, e altrettante scuole, che attualmente hanno aderito e più di mille i piccoli studenti coinvolti. Numeri che potrebbero comunque aumentare considerato che c'è ancora la possibilità per i veterinari di aderire gratuitamente all'iniziativa.
«Piccole zampe crescono ha lo scopo di far conoscere ai bambini la vita dei diversi cuccioli - spiega Margherita Murgese, responsabile del progetto per la Panini - ma soprattutto il modo corretto per rapportarsi con loro, nel momento in cui fanno il loro ingresso nelle case delle famiglie». Il corso sarà strutturato in 4 lezioni gratuite, di un'ora ciascuna, dedicate alla nascita e alla crescita dei cuccioli delle specie domestiche più diffuse, come cani, gatti e tartarughe. «Il progetto è in linea con il ministero dell'Istruzione, che ha recentemente approvato l'inserimento nei piani di studio di materie su diritti e tutela degli animali, a partire dalle elementari», precisa la Murgese. Ciascun veterinario, che volontariamente aderisce all'iniziativa tramite l'Anmvi, segue in media 2 o 3 classi, per un totale di 45-50 bambini.
Giunto alla sua terza edizione, «quest'anno si seguiranno tre argomenti - sottolinea Silvia Macelloni, coordinatrice Anmvi del progetto - i modi di venire al mondo delle diverse specie, gravidanza e allattamento e infine, la crescita. Le due ultime lezioni saranno dedicate ai gattini e cagnolini». I programmi didattici, forniti da Anmvi, prevedono lezioni frontali e materiale audiovisivo, come l'album di figurine illustrative «Zampe & Co.» della Panini, ma anche compiti da fare a casa: disegni sugli argomenti trattati. «L'animale rappresenta per il bambino una sorta di ginnastica mentale, che permette di immagazzinare modelli cognitivi da applicare poi alla realtà che lo circonda. Attraverso la relazione con i cuccioli, il bambino si apre a repertori cognitivi ed emozionali unici» conclude Macelloni.
Insegnare ai più piccini come relazionarsi con i quattro zampe significa anche sensibilizzarli alla lotta al randagismo. Lo sa bene il veterinario comportamentalista Luca Cantini, che ha aderito al progetto per il secondo anno consecutivo in una scuola di Ragusa: «I bambini imparano a rispettare gli animali, dunque a non abbandonarli. Nelle mie lezioni - continua Cantini - si parla spesso di adozioni responsabili. Nel territorio ragusano il randagismo è un vero problema sociale, non solo animalista. Gli alunni diventano più responsabili e riportano i corretti comportamenti di rispetto degli animali anche in famiglia».

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