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Il gioco d'azzardo è malattia: un convegno a Palermo

PALERMO. Si stima che possa coinvolgere  anche il 4% della popolazione. La febbre del gioco che va sotto  il nome di ludopatia è, in realtà, una vera e propria malattia  tanto da essere stata recentemente inserita nei Lea ovvero i  livelli essenziali di assistenza. La malattia del gioco, quindi,  può essere curata e per farlo ci si può rivolgere al sistema  sanitario, ma può anche essere prevenuta.    La regione siciliana si attrezza con piani di prevenzione per  contrastare il gioco d'azzardo. Secondo le più recenti stime la  ludopatia colpisce i maschi in età adolescenziale quindi intorno  al 15-16 anni ed è una malattia che si può protrarre per decenni  se non curata, fino a portare alle conseguenze peggiori quelle  che causano il dissipamento di interi patrimoni e la distruzione  di famiglie sane. Le donne non sono immuni dalla febbre da  gioco. Per loro, però, la malattia insorge dopo i vent'anni. Si  registrano casi in cui si presenta anche sui 40.   Le strategie ed i piani di prevenzione della Regione siciliana  saranno presentati durante un incontro fra esperti, da domani  alle 9,30 a Palermo all'Hotel Piazza Borsa, via dei Cartari 18,  promosso dall'Assessorato per la salute, dipartimento attività  sanitarie e Osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana  che si articolerà su due giornate di studi e confronto  nell'ambito delle quali saranno presentati i piani. Ad  intervenire, fra gli altri, Rita Colonnelli direttore  dell'ufficio regionale di Palermo dell'agenzia delle Dogane e  dei Monopoli di Stato, il Colonnello Giovanni Liistro del  Comando Guardia di Finanza di Enna, Alfio Lucchini, Direttore  del Dipartimento dipendenze della Asl 2 di Milano, Salvatore  Castorina, ordinario di psicologia dinamica all'Università di  Catania, Roberto Cafiso, coordinatore del dipartimento di salute  mentale dell'Asp di Siracusa, Giorgio Serio, Direttore del  dipartimento di salute mentale dell'Asp di Palermo, Daniele La  Barbera, Direttore della clinica psichiatrica dell'Università di  Palermo, Rosita Lo Baido, professore associato di psichiatrica  dell'università di Palermo.

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