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Giornali on line, stop ai commenti anonimi

Pseudonimi consentiti solo inviando la carta d’identità al sito, pena lo stop ai contributi regionali. Il divieto è contenuto nella legge sull’editoria approvata all’Ars. L’ira dei grillini: limita la libertà di pensiero

PALERMO. Stop ai commenti anonimi sui giornali on line, a meno che la testata non si procuri prima della pubblicazione del post un documento dell’autore.
Un emendamento approvato senza tanto clamore nella recente legge sull’editoria cambierà una delle prassi più diffuse nell’informazione via web. Non si potrà più commentare un articolo coprendosi dietro uno pseudonimo o un nome falso. La norma approvata fissa un procedimento che ogni testata giornalistica deve rispettare. Deve innanzitutto «avvalersi di un sistema informatico che assicuri, per i "post" ed i commenti inviati dai lettori e pubblicati sulle pagine web, la possibilità di identificare l'identità degli autori». La legge votata all’Ars si premura di avvertire che ciò deve avvenire nel rispetto delle norme nazionali ed europee sulla privacy e per questo motivo i siti devono anche «consentire l'utilizzo di eventuali pseudonimi» ma solo a patto che avvenga prima della pubblicazione del commento «l’acquisizione in copia di un documento d'identità o altri strumenti tecnicamente idonei all'accertamento dell'identità dell’autore».
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