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Caltanissetta, presepe di San Sebastiano sui morti di Lampedusa

CALTANISSETTA. È dedicato agli immigrati e ai morti di Lampedusa il presepe monumentale che verrà inaugurato stasera a San Sebastiano dal vicario generale della diocesi don Pino La Placa. Nasce da una idea di padre Gaetano Canalella e la realizzazione di Angelo Spina. IL senso di questo presepe è concentrato nelle parole del Vangelo «Ero forestiero e mi avete ospitato...». È suddiviso in tre sezioni: l'Africa (l'allestimento è curato da giovani eritrei, cristiani coopti seguiti dalla Cattedrale), il Mediterraneo e la Sicilia. Raffigura una barca particolare con una famiglia di immigrati speciali che solca il mare. Il Redentore, che sovrasta Caltanissetta e la Sicilia, la benedice e indica la rotta al barcone verso mete di amore e solidarietà. «Invitiamo i visitatori - sostiene padre Canalella - a recitare una preghiera e a lasciare una offerta per le opere di solidarietà in favore della comunità eritrea». Un altro presepio, a tema sacramentale, è stato allestito in Cattedreale nella cappella San Lorenzo, la quarta nella navata destra. Oggi e domani in Cattedrale sono in programma le giornate della solidarietà «Se non avessi la carità» finalizzata alla raccolta di fondi per il centro ascolto «La nostra Africa». S.G.

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