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Milan, Gattuso boccia Barbara Berlusconi: "Non vedo bene le donne nel calcio"

L'ex centrocampista rossonero dice la sua sulla querelle che si sta vivendo nei piani alti di Milanello. "Per Galliani bisognava avare maggior rispetto"

MILANO. «Penso che per uno come Galliani, per tutto quello che ha fatto e come ha gestito il Milan in tutti questi anni, bisogna avere maggior rispetto. Io le donne nel calcio non le vedo molto bene, mi dispiace ma è così». Gennaro Gattuso, ai microfoni di Radio Radio lo Sport, da ex rossonero boccia l'arrivo di Barbara Berlusconi al Milan e difende Galliani. Ed esclude un ritorno di Andrea Pirlo a Milanello. «La vedo difficile, la Juve non si farà scappare un giocatore come Andrea». Gattuso ha poi parlato di Totti, che il tecnico Rudi Garcia non vede come un leader. «Francesco - spiega - non è uno che parla tanto, è il suo modo di essere, nello spogliatoio si sente poco. ma lui è un leader in campo per come trascina la squadra. Ha quattro occhi e due piedi incredibili, è unico. Penso che la Roma sta sentendo in modo incredibile la sua mancanza. Non c'è bisogno sempre di alzare la voce per essere leader. Francesco anche in città per i tifosi e per il calcio italiano è un dio, in città non lo lasciano vivere, stare in campo per lui è gioia».  «Non mi aspettavo avesse questa longevità - ha proseguito Gattuso -. Per questo deve ringraziare Zeman, con lui gli è tornata la voglia correre, di allenarsi e soffrire. Lui può giocare anche da fermo, ha qualità tecniche che pochi giocatori al mondo hanno». Gattuso da allenatore lo porterebbe Totti al Mondiale se a maggio fosse in condizione? «Non accetterebbe una situazione così, la priorità per lui è la Roma, ha una certa età e non può strafare. Se l'allenatore va da lui in ginocchio ci può anche pensare, ma non credo sia una roba fattibilissima, fisicamente non riuscirebbe a reggere la competizione».  Parlando infine dello scudetto Gattuso afferma vede sempre favorita la Juventus. «È la squadra da battere, anche se la Roma sta facendo grandi cose e sarà una bella lotta».

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