PALERMO. Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta con una lettera inviata al presidente, al segretario dell'assemblea regionale e al ragioniere generale, chiede che dal prossimo primo gennaio vengano applicate le riduzioni alle sue indennità di presidente e di deputato regionale come determinate dal decreto Monti. Crocetta, in attesa che l'Ars stabilisca gli emolumenti per i deputati, chiede che dal primo gennaio 2014 venga sospesa l'erogazione dei soldi spettanti per pagare i propri collaboratori esterni «ritenendo che i compensi debbano essere erogati direttamente ai dipendenti del deputato regionale, e non transitare dai conti correnti personali dei parlamentari regionali». Ieri all'Ars è stato incardinato il ddl sulla spending review: un testo al centro di polemiche perchè non fa riferimento al decreto Monti, ma prevede tagli lineari del 20% per le indennità dei deputati regionali che in base a questa norma intascherebbero 14mila euro lordi rimanendo agganciati alle indennità del Senato (per cui la cifra può aumentare o diminuire). Il decreto Monti invece fissa un tetto per le indennità dei consiglieri regionali pari a 11mila e 100 euro lordi, norma già applicata in quasi tutte le regioni. Favorevole all'applicazione del decreto Monti sono il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone e il Pd, mentre il M5s vorrebbe tagli maggiori alle spettanze dei parlamentari. La maggioranza dei deputati invece sarebbe favorevole al ddl in discussione.
Caricamento commenti
Commenta la notizia