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Sgambetto del Latina, si ferma la corsa dei rosa

PALERMO. Prova del nove fallita. Il Palermo ferma la sua corsa dopo otto risultati utili consecutivi. Proprio nel momento in cui si pensava potesse essere innestata un’altra marcia, approfittando anche del doppio turno casalingo in casa. E, invece, arriva lo sgambetto del Latina che infligge a Iachini la sua prima sconfitta da quando guida i rosanero. Per il Palermo, invece, è la seconda sconfitta casalinga dopo quella dell’esordio sulla panchina rosa. Gli ospiti, invece, confermano quanto di buono si era detto sul loro conto. Undici risultati utili consecutivi non si fanno per caso (e oggi sono dodici). E anzi sorprendono. Il loro atteggiamento prende alla sprovvista gli uomini di Iachini. Altro che rintanati in difesa, pensando alla loro fama di squadra che subisce e segna poco. Larghi sulle fasce, hanno punto nei momenti giusti, soprattutto nel primo tempo. Insomma, il successo della squadra di Breda è meritato. Il Palermo, però, c’ha messo del suo per spianare la strada a Morrone e compagni dopo il bel gol di Hernandez che ha illuso i suoi. Nei due gol subiti, infatti, la difesa bunker vista fino a una settimana fa sembra un lontano ricordo. E di certo non per colpa di Ujkani che oggi sostituiva l’infortunato Sorrentino. Sulle imbucate verticali degli ospiti, la difesa rosa si è fatta trovare impreparata. In entrambe le occasioni sono da rivedere gli interventi di Milanovic. I buchi dei rosa sono inviti a nozze per Ghezzal e Jefferson, che già prima di andare a riposo hanno ribaltato il risultato. La ripresa la reazione del Palermo non c’è. Entrano in ordine Stavanovic, Lafferty e Di Gennaro. Stavolta, però, i cambi di Iachini (marchio di fabbrica dal suo arrivo a Palermo) non imprimono la sterzata alla partita. E il Latina, squadra ben organizzata dietro, non mostra nessun particolare affanno nel difendere un vantaggio che manterrà fino alla fine.
Eppure, il Palermo ha iniziato bene la gara e al 15’ ha creato prima palla gol con l’assist Belotti per Hernandez, Iacobucci respinge. È il preludio al gol. Al secondo tentativo, infatti, La Joja non sbaglia. Bello il cross dalla sinistra di Verre al 18’, perfetto lo stacco di testa dell’uruguaiano, oggi capitano, che fulmina Iacobucci per il vantaggio rosa. La partita però non è per nulla in discesa. Il Latina reagisce al 25’ pareggia. Su un lancio dei laziali Milanovic si fa ingannare dal velo di Jefferson e buca l’impatto col pallone che finisce tra i piedi di Ghezzal, freddo nel saltare Ujkani e a depositare in rete. Dopo 425 minuti la porta del Palermo torna a essere violata. Gli ospiti prendono coraggio. Il gioco degli uomini di Breda è armonioso. Con la sua esperienza, Morrone orchestra i compagni di reparto Crimi e Ristovski. In avanti, invece, i movimenti di Ghezzal e Jefferson non fanno rimpiangere l’assenza per squalifica di Jonathas. Il Palermo non è più pungente e veloce come nei primi minuti. E nel secondo dei due minuti di recupero si fa trovare ancora una volta impreparato su un lancio in verticale. Il pasticcio è fatto da Milanovic e Munoz, il fuorigioco non funziona e Jefferson ha tutto il tempo per gelare ancora una volta il Barbera. Il Palermo va a riposo e deve rincorrere.
Nella ripresa il Latina non arretra di un millimetro. Iachini pensa allora a dare maggiore spinta sulle fasce e inserisce Stevanovic al posto di Morganella al 54’. Poco dopo al 60’ fuori Belotti per Lafferty. Il Palermo prova a costruire qualcosa sulle fasce e il Latina si abbassa. La manovra dei rosa resta comunque affannata. Breda toglie una punta, Jefferson, per un centrocampista, Bruno. Mentre Iachini si gioca l’ultima carta con Di Gennaro. Fuori Bacinovic. Il Latina non fa una piega sulle mosse di Iachini e difende agevolmente il vantaggio. Finisce con la festa del Latina sotto lo spicchio dei tifosi ospiti. È un’impresa per la squadra di Breda, matricola del campionato, aver vinto in casa del Palermo. L’esame Novara, ancora una volta al Barbera, della settimana prossima farà capire se si è trattato solamente di un incidente di percorso.

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