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Schifani: "Il nuovo centrodestra punta a recuperare i delusi del Pdl"

Il senatore: "Abbiamo avvertito il disagio di chi temeva che il partito finisse in mano agli estremisti. Il futuro? Rimaniamo nel centrodestra, ma torneremo tra la gente Saremo un valore aggiunto"

PALERMO. Renato Schifani sta per prendere l'aereo per Palermo dove questa mattina si svolgerà la convention del Nuovo Centrodestra. Alla formazione hanno già aderito sette deputati regionali: Cascio, Alongi, Milazzo, Germanà, D'Asaro (che assumerà l'incarico di capogruppo), Vinciullo e Fontana. Sarà un appuntamento importante. Sia perché sono siciliani alcuni dei principali leader del nuovo movimento, a cominciare dallo stesso Angelino Alfano, sia perché l'Isola, fino all'altroieri era il granaio del partito di Berlusconi (come dimenticare il 61 a 0 del 2001?). «Dobbiamo spiegare agli elettori le ragioni della nostra iniziativa. Eravamo nel Pdl e non siamo entrati nella nuova Forza Italia. Rimaniamo nel centrodestra, anzi siamo il valore aggiunto che ci farà vincere contro la sinistra».

IL CAVALIERE VERAMENTE NON LA PENSA COSÌ: HA DICHIARATO CHE SE TORNASTE INDIETRO VI ACCOGLIEREBBE COME IL FIGLIOL PRODIGO. E ALLORA?
«Le posso dire che il vero spirito del '94 noi lo abbiamo sentito ieri mattina nella manifestazione a Roma in cui abbiamo presentato il partito. Non abbiamo ancora un simbolo che verrà presentato il 7 dicembre. Non abbiamo nemmeno una sede e neanche tanti soldi. Però ieri abbiamo avvertito l'entusiasmo della gente che dentro il Pdl si sentiva ormai a disagio. Non accettava l'idea che il partito finisse in mano a radicali ed estremisti. Non accettava più che la capacità di sintesi e di equilibrio del presidente Berlusconi venisse condizionata ogni giorno da personaggi che, oltretutto, venivano da una cultura politica lontana dalla nostra finendo così per farci perdere i valori della moderazione, della cultura di governo e del riformismo. Questo non significa che abbasseremo la guardia sulla riduzione dell'oppressione fiscale e la modernizzazione del Paese attraverso la sburocratizzazione e la semplificazione delle procedure cominciando dai tagli alla spesa improduttiva».
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