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San Cataldo, Raimondi: sala operatoria chiusa e i familiari dei disabili su tutte le furie

pazienti che avrebbero dovuto sottoporsi alla cura dei denti «dirottati» al Sant’Elia

SAN CATALDO. Sala operatoria chiusa e nervosismo alle stelle ieri mattina all’ospedale Maddalena Raimondi, sede destinata alle cure odontoiatriche per bambini disabili. L’appuntamento per dieci famiglie provenienti dalla provincia di Caltanissetta, ma alcuni anche da Sciacca e Agrigento, era stato fissato per ieri ma non appena gli interessati sono arrivati all’ospedale hanno trovato le sale operatorie chiuse. Stessa sorpresa per l’equipe catanese di odontoiatri, guidata da Riccardo Spampinato, visto che nessuno aveva pensato di informare i medici di questo “disguido tecnico” così come è stato definito dalla direzione di presidio. Le operazioni, in anestesia totale, che avrebbero dovuto avere inizio alle 8 al Maddalena Raimondi, dopo una serie di telefonate e di giuste lamentele da parte dei genitori, sono state dirottate al settimo piano dell’ospedale Sant’Elia (cosa che per altro avrebbe causato anche qualche problema all’equipe di Urologia) per avere finalmente inizio alle 10.30. «La data degli interventi – raccontano due genitori, Antonino Bruno e Carmelo Arcarisi – era già stata comunicata il 9 ottobre e quindi c’era tutto il tempo per preparare le sale operatorie e il personale infermieristico. È un fatto increscioso, una mancanza di rispetto nei confronti dei bimbi disabili e delle loro famiglie. I bimbi sono arrivati a digiuno e ognuno di loro prende medicinali in determinati orari quindi il disagio è stato immane». Alla fine i bravi medici sono riusciti ad eseguire tutti gli interventi.

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