MUSSOMELI. Attraverso una missiva, un emigrato che trascorre parecchio tempo a Mussomeli, Antonio Sorce, lancia l'allarme sulla chiesa di Santa Margherita. A leggere la lettera si capisce come il suo cuore si faccia piccolo nel descrivere le condizioni della chiesa, e soprattutto degli stucchi del Serpotta che giorno dopo giorno vanno perdendosi.
«Sono un emigrato in pensione - scrive Antonio Sorce - che di tanto in tanto torna al suo paese natale, Mussomeli. Sono un amante delle cose antiche e belle. E tra queste alcune esistevano a Mussomeli, ma adesso non esistono più».
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