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Niscemi, a rischio 5 milioni per l’ex convento dei frati

Ultimatum della Regione al Comune: «Progetto esecutivo entro sessanta giorni»

NISCEMI. A rischio i 5 milioni di finanziamento stanziati dall’Assessorato regionale ai Beni Culturali per il recupero e il restauro dell'ex convento dei Frati Minori Francescani, che dovrebbe ospitare le strutture museali della città. Rischia di svanire anche un «sogno», cullato per anni da cittadini e amministratori comunali per la difficoltà della macchina burocratica dell’Ente di rispettare i tempi di presentazione del progetto esecutivo dell'opera ammessa a finanziamento.
L'allarme, che una somma così cospicua, per realizzare una struttura che rilancerebbe lo sviluppo di svariate attività culturali della nostra città, possa andare perduta, viene lanciato da Salvatore Ravalli, direttore del Museo della Civiltà contadina "Angelo Marsiano", e da Ermanno Parisi, presidente del Lions club (proprietario del museo). le due associazioni sono state i promotori della presentazione da parte dell'amministrazione comunale della richiesta di finanziamento. Il progetto di massima per la riconversione dell'ex convento dei Frati Minori Francescani - vecchia sede dell'ospedale cittadino, un immobile che al suo interno presenta un artistico chiostro settecentesco - era stato incluso nella graduatoria di merito regionale delle opere ammesse a finanziamento. «Quella notizia - ricorda Ravalli - fu accolta con entusiasmo da tutti gli ambienti culturali della città, perché il sogno di avere un museo civico che raccogliesse tutte le strutture museali del nostro comune stava per diventare realtà. Il 14 maggio scorso, l'evento fu annunciato con una conferenza stampa, presso l'aula didattica del nostro museo, nella quale l'attuale sindaco Francesco La Rosa e il suo predecessore, Giovanni Di Martino, accesero una candela per simboleggiare la continuità di un progetto che non poteva essere lasciato morire. Ma da quel giorno nulla di nuovo è stato fatto».
A conferma dello sconforto del direttore del museo, l'assessorato regionale ai Beni Culturali ha inviato al Comune di Niscemi un sollecito, invitandolo a «inoltrare il progetto esecutivo munito della documentazione e dei pareri previsti dalla normativa vigente entro 60 giorni». Il sindaco La Rosa chiarisce: «Stiamo per siglare un protocollo d'intesa con la Soprintendenza ai beni Culturali di Caltanissetta perché sia la stessa Soprintendenza a produrre il progetto esecutivo. Se c'è stato un po' di ritardo è dovuto al cambio del soprintendente ma la richiesta dell'assessorato regionale non è una messa in mora per il Comune».

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