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Ars, proroga per i 45 precari del Territorio

Approvato pure un finanziamento per l’Aras, l’associazione degli allevatori, che così potrà pagare gli stipendi. Finanziato il trasporto gratuito sui bus degli alunni della scuola dell’obbligo

PALERMO. Passano le norme che permettono di prorogare i 45 precari dell’assessorato regionale Territorio, via libera anche per gli 8 contrattisti del Parco dei Nebrodi. L’Ars boccia invece un articolo fortemente voluto dal Pd e dal governo che avrebbe permesso ai forestali della provincia di Palermo di svolgere qualche giornata di lavoro in più vedendo così crescere la propria retribuzione. È l’esito di una giornata di votazioni all’Ars sulle norme che il presidente Giovanni Ardizzone aveva stralciato dalla manovra correttiva.
Il timore di Ardizzone è che potessero incorrere nell’impugnativa del Commissario dello Stato compromettendo il percorso dell’intera manovra. Da qui la decisione di dare a queste norme un binario autonomo.
La norma che riguarda i precari dell’assessorato al Territorio è stata riscritta in modo da dare copertura economica con 644 mila euro a una procedura di contrattualizzazione che l’assessorato sta portando avanti dal punto di vista amministrativo. Il testo approvato prevede pure la copertura finanziaria per pagare fino alla scadenza tre contratti a termine ad altrettanti dirigenti dell’assessorato al Lavoro: costeranno 289 mila euro e facevano parte di un contingente di 11 burocrati a cui il contratto non è stato rinnovato per lo stop arrivato proprio dal Commissario dello Stato.
Approvato anche un finanziamento da un milione e mezzo all’Aras, l’associazione degli allevatori che così potrà pagare gli stipendi. E ottiene il via libera anche una norma proposta da Vincenzo Vinciullo e Marco Falcone per finanziare il trasporto gratuito sui bus degli alunni della scuola dell’obbligo. La norma sui forestali è stata invece bocciata da 28 voti. Il Pd e il governo si sono fermati a 24 mostrando qualche crepa nel rapporto che hanno con l’aula. Oggi si prosegue con altre norme stralciate.
Intanto ieri non si è svolta la prevista riunione del gruppo del Pdl che doveva sancire l’uscita di sei deputati alfaniani che avrebbero dovuto dar vita al gruppo Nuovo centrodestra. Formalmente se ne riparlerà già oggi ma nel partito è in corso un pressing serrato per convincere i deputati a optare per Alfano o Berlusconi. Ieri Giuseppe Milazzo, che in un primo momento aveva scelto la nascente Forza Italia, sarebbe stato convinto a tornare nell’orbita alfaniana. Lui, Milazzo, ufficialmente prende tempo: «Sto riflettendo, non ho ancora deciso». L’eventuale no di Milazzo impedirebbe a Marco Falcone, Giorgio Assenza e Salvo Pogliese di dar vita a un gruppo autonomo con il simbolo di Forza Italia.

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