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Alfano al lavoro sul nuovo centrodestra: "Ora una grande coalizione"

ROMA. La macchina organizzativa si è già  messa in moto per arrivare sabato 30 novembre al lancio  ufficiale di Nuovo Centrodestra, il soggetto politico promosso  da Angelino Alfano e dagli «innovatori» dopo l'addio a Forza  Italia. «Ora - assicura il vicepremier - l'obiettivo è una  grande coalizione di centrodestra».     


Non ho aderito a Forza Italia, ribadisce, perchè si stava  andando incontro ad una «deriva estremista e alla crisi di  governo». Ma il «rapporto di affetto con Berlusconi» resta  immutato.    Di cose da fare adesso per il neonato movimento ce ne sono  davvero molte. Tutto va costruito dalla fondamenta. Serve una  sede, si devono formare i gruppi e si dovrà creare un  organigramma. «Al momento non abbiamo nemmeno un fax», confessa  il ministro Gaetano Quagliariello che però, come aveva fatto  anche il vicepremier ieri, non nasconde la soddisfazione per la  prima risposta arrivata dal territorio: consiglieri comunali,  presidenti di Regione come Scopelliti (governatore della  Calabria) e amministratori locali danno la propria adesione  «convinti». Le 'truppè di Angelino contano fino ad ora 304  iscritti (di cui 28 deputati e 31 senatori). Ma sono destinate,  secondo gli organizzatori, a crescere nel giro di poco tempo.   


La linea tracciata dal ministro dell'Interno viene confermata  dalla pioggia di dichiarazioni ed interventi a sostegno della  scelta di non entrare in FI riconfermando però la leadership di  Silvio Berlusconi come perno di tutto il centrodestra e  ribadendo di non «essere dei traditori». Tutti concordano nel  descrivere quella di ieri come una «giornata dolorosa», ma ora è  il momento di guardare avanti tenendo sotto stretta osservazione  le 'mossè dell'ex premier in vista soprattutto del voto sulla  decadenza, ma soprattutto nel quadro di una futura alleanza di  centrodestra a cui guarda Alfano così come il Cavaliere e che  vedrebbe come possibili alleati anche i centristi che hanno  lasciato Scelta Civica. È a loro che si guarda con un certo  interesse: «Non lavoriamo per un centrino, per di più  attraversato da una crisi profonda», mette in chiaro Fabrizio  Cicchitto che però aggiunge: «Rispetto al travaglio in corso  dentro Scelta Civica, mi auguro che emergano energie che possano  dare il loro contributo ad una nuova aggregazione di forze di  centrodestra alternative alla sinistra nel quadro di una  dialettica bipolare».   


Insomma i giochi sono tutti aperti ecco perchè Renato Schifani  parla di «strada parallela» con il Cavaliere. L'ex presidente  del gruppo di palazzo Madama racconta «il disagio» provato  nell'ultimo periodo in cui la convivenza era diventata  complicata. La missione di Ncd è chiara: dare sostegno al  governo evitando una «crisi al buio» che avrebbe portato «ad una  sicura sconfitta» vista l'impossibilità di poter candidare  Berlusconi. E poi, altro punto fondamentale, sul territorio,  recuperare in vista dei prossimi appuntamenti elettorali (il  primo banco di prova saranno le europee di maggio 2014) i «sei  milioni di elettori» persi dal Pdl all'ultima tornata  elettorale.    Il primo step sarà la composizione dei gruppi parlamentari. La  data non è stata ancora fissata, ma entro la settimana Alfano  riunirà i suoi parlamentari. Salvo cambi di programma, i due  nuovi capigruppo saranno Enrico Costa per la Camera e Laura  Bianconi per il Senato. Oltre ai due, resta da capire il tipo di  organigramma che il nuovo soggetto politico intende darsi. Sarà  Alfano che ospite domani di Porta a Porta chiarirà i  dettagli. 

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