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Gela, operai esposti all'amianto L'oncologo: «Li visiterò gratis»

GELA. Il primario d’oncologia dell’ospedale Vittorio Emanuele a servizio, gratuitamente, di oltre duecento operai dell’indotto Eni che, dopo le visite specialistiche già effettuate, sono risultati a rischio per la loro esposizione alle fibre d’amianto. L’oncologo Roberto Valenza, infatti, da qualche settimana, ha avviato le prime visite agli operai che ne hanno fatto richiesta. Tutto a titolo gratuito e senza ulteriori spese per i pazienti. «Per noi – spiegano i responsabili della sezione locale dell’Ona Salvatore Granvillano e Franco Famà – si tratta di un grande successo. Il dottor Valenza ha preso coscienza, fin da subito, dei grandi problemi cui vanno incontro gli operai della fabbrica esposti all’amianto. Non solo la precarietà relativa alla loro salute ma anche la necessità di andare incontro a spese che, spesso, possono essere enormi per famiglie monoreddito». Lo specialista sta effettuando circa dieci visite a settimana anche all’interno della sede dell’Osservatorio nazionale amianto. La percentuale di lavoratori a rischio, a conclusione della prima fase di accertamenti specialistici concordati con i dirigenti dell’Asp, è risultata decisamente elevata. «Voglio chiarire un particolare – continua Salvatore Granvillano – tutti possono chiedere un consulto gratuito con il dottor Valenza. Siamo aperti ad ogni richiesta proveniente da lavoratori che ritengano di aver subito eventuali conseguenze dalla loro esposizione all’amianto in fabbrica. Non solo gli operai dell’indotto ma, più in generale, tutti i lavoratori dello stabilimento». L’oncologo Roberto Valenza, così, dopo aver analizzato dati e percentuali di rischio: ha scelto di mettere a disposizione la propria esperienza in materia per assicurare un supporto che, altrimenti, graverebbe solo sulle tasche di famiglie già in difficoltà.

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