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Fiere all’estero, la Regione revoca i fondi

Stop al decreto emesso dal presidente Lombardo tre giorni prima delle elezioni del 2012: non c’erano i soldi

PALERMO. La Regione non uscirà neppure un euro per la fiera Ollesummer di Tallinn in Estonia, nè per quella di Perm in Russia e tanto meno per la Fakarazz (mostra mercato di Ficarazzi). La graduatoria che stanziava un milione e 250 mila euro di contributi a pioggia per 104 progetti promozionali è stata revocata definitivamente: non c’era un soldo per finanziarla malgrado sia stata approvata e annunciata in tutta fretta il 25 ottobre del 2012, a soli tre giorni dalle elezioni regionali che hanno visto vincere Rosario Crocetta nella sfida contro Nello Musumeci, Raffaele Lombardo e Giancarlo Cancelleri.



Il bando e la graduatoria
Il decreto con cui era stato approvato il Piano promozionale porta la firma di Raffaele Lombardo che nelle ultime settimane della scorsa legislatura, dopo le dimissioni di Marco Venturi, ha retto ad interim l’assessorato alle Attività produttive. In meno di due settimane, fra il 12 ottobre e il 25 ottobre, il governo cambiò le procedure avviate nel giugno precedente per assegnare questi fondi e arrivò speditamente alla graduatoria pur fra violente polemiche.

I progetti
Il massimo contributo finanziabile era di 30 mila euro, il minimo non andava oltre i 7 mila. Sono stati finanziati progetti di associazioni di categoria, come la mostra mercato «Il prodotto con la firma» organizzata dalla Cia (che chiedeva 14 mila euro) e Il riso dei siciliani altra mostra mercato organizzata dal consorzio di cooperative etnee Elios che aveva ottenuto 7 mila euro. Fra gli eventi più costosi, la missione alla Fiera di San Pietroburgo (20 mila euro) organizzata dalla Hafa srl, la missione in Tunisia organizzata dalla Sikania Eventi (10 mila euro), la Carovana del gusto messa a punto dalla Metamorfosi di Caramazza&c grazie a 7 mila euro e la spedizione ad Amsterdam per la mostra Il Gusto di Sicilia organizzata dall’Istituto sociale di studi e ricerche grazie a 10 mila euro di contributo. E poi ancora, ecco fondi a pioggia per sagre, feste folkloristiche e rappresentazioni di ogni genere organizzate da Comuni ma anche associazioni private.

Lo stop
Ottenuto il via libera ai finanziamenti, i destinatari hanno chiesto invano per un anno di avere anche i soldi sul conto corrente. In realtà la Regione non ha mai aperto la cassa. Gli enti non hanno mai ricevuto un euro. Semplicemente perchè non c’erano soldi disponibili. Spiega Alessandro Ferrara, dirigente del dipartimento Attività produttive: «Poco dopo la formulazione della graduatoria, il finanziamento da 1.241.200 euro è stato del tutto revocato dall’assessorato all’Economia per esigenze di bilancio. C’era da tagliare le spese e quel bando è stato interamente svuotato. Nessuna delle aziende che avevano partecipato al bando e ottenuto un posto in graduatoria ha ricevuto i soldi previsti».
Anche se l’ultimo atto della vicenda è stato messo nero su bianco solo qualche giorno fa, quando l’assessore Linda Vancheri ha firmato la revoca definitiva della graduatoria. La Vancheri, che è succeduta a Lombardo, è stata uno dei principali collaboratori di Marco Venturi durante la sua gestione delle Attività produttive.

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