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Gela, La giunta dice sì alle «coppie di fatto» Istituito il registro delle unioni civili

GELA. La giunta di Vittoria ha approvato l'istituzione del "registro delle unioni civili" che dovrà regolamentare e dare un riconoscimento, anche a Vittoria, alle cosidette "coppie di fatto". La delibera arriverà a breve in consiglio comunale dove, è probabile attendersi posizioni diverse, che trascendono le appartenenze politiche. Prende posizione il consigliere comunale del Pd, Angelo Macca. Anche se il suo partito sostiene l'iniziativa del sindaco, Macca ha un pensiero diverso. "I registri delle unioni civili - spiega Macca - furono istituiti 20 anni fa ad Empoli, nel 1993. Successivamente, molte altre città hanno provveduto ad istituirli, ma i risultati sono stati ampiamente al di sotto delle aspettative: a Bologna, dove il registro esiste dal 1999, nessuna coppia ha voluto iscriversi, mentre a Gubbio e Varese, dopo qualche hanno di prova, è stato cancellato viste le mancate iscrizioni. In realtà questa possibilità è stata largamente snobbata dalle coppie di "conviventi" italiane. L'insuccesso dei registri, forse, è determinato dalla volontà delle coppie di fatto di rimanere tali, viceversa, avrebbero scelto di unirsi in matrimonio. Mi chiedo, dunque, perché Vittoria debba seguire le orme di un progetto fallimentare". Macca rileva poi che "i registri deliberati dai consigli comunali sono ovviamente diversi gli uni dagli altri, e quindi i "riconoscimenti" variano, creando stuazioni a macchia di leopardo. Quindi vi saranno comuni in cui si riconoscono alcune cose, comuni in cui se ne riconoscono altre e comuni in cui non viene adottato il registro e quindi non si riconosce niente; questo non è uno strumento efficace ad affrontare il problema delle coppie di fatto. Anche la prima coppia italiana che ha firmato il registro delle Unioni Civili ha parlato di azione puramente simbolica. Ritengo che l'unico organo deputato ad intervenire su una materia così complessa sia e il Parlamento. Con l'istituzione del Registro Amministrativo delle Unioni Civili si istituiscono di fatto dei matrimoni di serie "C", utili soltanto a chi non accetta le responsabilità di un matrimonio, ma ne esige tutti i diritti, nei confronti del partner, dei figli e dell'intera società".
Macca ritiene poi che tale istituto "indebolisce la rilevanza sociale della famiglia. Così si rischia di perdere di vista il concetto di famiglia come nucleo fondamentale della società e come comunità naturale, costituita dall'unione tra un uomo e una donna, con assunzione di reciproci diritti e doveri mediante il matrimonio".

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