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L’assalto alla guardiola del S. Elia di Caltanissetta, i due ladri immortalati in un video

Uno dei due, convocato in questura, si è presentato con la stessa felpa indossata la notte del furto

CALTANISSETTA. Hanno un volto e un nome gli autori del furto alla guardiola dell'ospedale Sant'Elia consumato la notte del 13 ottobre. A tamburo battente la Squadra Mobile ha identificato e deferito all'autorità giudiziaria due disoccupati nisseni, entrambi con precedenti penali, ai quali oltre furto viene contestato anche il danneggiamento aggravato. Sono A.C. e D.L. quarantunenni, con precedenti legati prevalentemente a vicende di droga. Sono stati incastrati dalla telecamere di sorveglianza piazzate all'ingresso del plesso ospedaliero, ma non solo. Uno dei due, D.L., invitato in questura e ignaro dei motivi della convocazione, agli agenti della quarta sezione (reati contro il patrimonio e delitti contro la pubblica amministrazione) si è presentato con la stessa felpa indossata la notte del furto. Una ingenuità che ha ulteriormente avvalorato gli indizi già raccolti a suo carico. Quella notte due sconosciuti dopo aver infranto il vetro e forzato la porta d'ingresso si erano introdotti all'interno della guardiola rubando un televisore 20 pollici Telefunken. Inoltre avevano distrutto apparecchiature e danneggiato arredi.
Non contenti si erano poi diretti verso i locali che ospitano il Cup ma non avendo trovato nulla di interessante si erano allontanati senza trafugare altra roba. L'incursione ladresca era stata scoperta l'indomani dal personale adibito alla vigilanza diurna dell'ospedale lo stesso che garantiva il servizio fino alla scorsa estate quando l'azienda aveva deciso di sospenderlo nell'ottica della spending review. Con la conseguenza che la postazione, adesso, nelle ore notturne resta incustodita e le sbarre sistematicamente alzate. Nei fotogrammi estrapolati dal sistema di videosorveglianza si notano nitidamente i due pregiudicati mentre forzano la guardiola e successivamente mentre portano via il televisore appena rubato. Ad appena dieci giorni dal fatto i due ladri sono stati identificati e denunciati a piede libero. Della refurtiva, ovviamente, non è stata trovata traccia.
Questo episodio, ha fatto rilevare in una nota la polizia, mette in luce ancora una volta come i ladri adesso "puntino" gli edifici pubblici, chiaramente prede facilmente aggredibili in orari notturni, ove viene custodito materiale di vario tipo che nonostante il tenue valore economico risulta oggetto di agevole ricettazione. E a tal proposito la Squadra Mobile, sta attuando un piano straordinario di mirati servizi di controllo del territorio, disposti dal questore Filippo Nicatro, al fine di arginare il fenomeno.

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