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Castelbuono, badante denuncia anziano di violenza e lo deruba

PALERMO. Denuncia di molestie sessuali l'anziano che accudisce: l'uomo viene arrestato e lei, che conserva le chiavi di casa, entra nell'appartamento e lo svaligia. Il presunto molestatore intanto viene condannato a due anni di carcere. Solo dopo 4 anni di processi viene fuori il piano della donna, una badante russa che, con la complicità del convivente e del suocero aveva pianificato tutto: l'esposto contro l'anziano e il furto.


Vittima della macchinazione è B.G., settantenne di Castelbuono. L'uomo si ritrova in carcere con l'accusa di violenza sessuale e lesioni personali e scopre che la badante l'ha denunciato. Dopo l'udienza di convalida dell'arresto, il gip gli concede i domiciliari. Tornato a casa, scopre che dal cassetto dell'armadio erano spariti 5mila euro. A quel punto denuncia la badante, l'unica persona che aveva le chiavi dell'appartamento: in poco tempo i carabinieri scoprono che la donna che, fino al giorno dell'arresto di B.G. aveva vissuto in condizioni di assoluta miseria (tanto da dover comprare e il latte ed il pane a credito), ha iniziato ad effettuare acquisti in contanti di elettrodomestici, gratta e vinci e che il giorno del presunto abuso ha festeggiato il suo compleanno in grande stile, spendendo 2000 euro.


Contro la condanna dell'anziano, il legale, l'avvocato Luigi Spinosa, ha fatto appello sostenendo che la donna avesse pianificato la denuncia di B.G. per sottrargli il danaro. Nel
frattempo la badante, l'amico e il complice sono stati condannati per furto. Sentenza prodotta nel processo d'appello per violenza che oggi si è concluso con l'assoluzione perchè  il fatto non sussiste.

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