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Palermo, Iachini sceglie la prudenza

Il tecnico punta su una squadra «coperta» e rinuncia al trequartista. Barreto ancora in forse. In campo Verre, Belotti e Dybala

PALERMO. Il realismo di Beppe Iachini fotografa la situazione del Palermo ai nostri giorni. La parola magica è: attesa. Attesa di un contropiede vincente, di una palla inattiva favorevole. Attesa che questo gruppo cresca. Per dirla col tecnico di Ascoli: che diventi una «squadra». Cosa che a quanto pare il Siena è già da tempo. E i conti non tornano, perchè anche i bianconeri hanno cambiato molto dopo la retrocessione. Vuoi vedere che quatti quatti e senza un euro in tasca hanno un organico tecnicamente superiore a quello del nostro Palermo? Perchè quando si può contare su giocatori non solo volenterosi e combattivi ma anche tecnicamente dotati e con un certo acume tattico viene anche più facile proporre moduli e schemi di gioco.
In attesa di risposte il realismo di Iachini, dicevamo, sembra avere messo da parte velleità da «corazzata». Almeno per questa sera, contro un avversario che senza la consueta penalizzazione avrebbe più punti dei rosa e che possiede l’attacco più prolifico del campionato pur senza bomber di prima grandezza. Nè Paolucci, nè Giannetti ci sembra lo siano. Semmai c’è Rosina, che giocando a tutto campo (punta o trequartista è un dettaglio per le sue caratteristiche) darà come sempre filo da torcere ai difensori rosanero. Ma c’è soprattutto un centrocampo di qualità (proprio quello che manca al Palermo) con D’Agostino, Giacomazzi, Pulzetti Vergassola e Valiani ben calati nella realtà della serie B.
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