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Realizzare un orto nel balcone: così i broccoli crescono nei vasi

Per prima fu la first lady Usa Michelle Obama ad invitare gli americani a cimentarsi in queste coltivazioni casalinghe. Ecco tutte le regole da seguire

PALERMO. Una moda che arriva direttamente dagli Stati Uniti d’America. Per prima fu la first lady Michelle Obama a invitare la popolazione a coltivare sui balconi di casa o nei giardini ortaggi e frutta. Niente di nuovo sotto il cielo, in Italia e in Sicilia l’agricoltura è sempre stata fonte di sostentamento e sono sempre di più le persone che abitando in città non intendono rinunciare al proprio orto avendo spazi ridotti.
Dai fiorai professionisti di Confcommercio Palermo e provincia arrivano i consigli per far del balcone di casa un bellissimo orto. «È necessario chiaramente – esordisce Gioacchino Vitale, presidente e titolare di Vitalflora di corso dei Mille a Palermo – rispettare le stagioni. Questo è un ottimo periodo ad esempio per coltivare le cipolline, i finocchi, la scarola, i broccoli, i cavoli e le bietole. Basta andare dal fioraio e acquistare queste piantine da travasare». I costi di questi innesti sono molto bassi mentre molto alta è la resa.
Venti piantine di finocchio possono costare al massimo due euro. Un innesto per i broccoli 50 centesimi. Stessa cosa per i ciuffetti di scarola.
Poi basterà scegliere il vaso giusto. «Meglio prediligere quelli di argilla e ghiaietto. Consiglio quelli rotondi con un diametro di 40 cm». Attenzione anche al terreno da impiegare. Per avere risultati sicuri è meglio utilizzare della terra naturale c’est à dire presa in campagna.
Soltanto così si potranno ottenere degli ortaggi biologici a km zero. Le piantine inoltre dovranno essere inserite nel terreno a circa 10 centimetri di distanza l’una dall’altra. Poi bisogna calcolare la grandezza dell’ortaggio che crescerà. Chiaramente il broccolo necessita di più spazio per crescere rispetto alla cipolla.
«È necessario – continua Vitale - infatti che nel terreno non manchino mai azoto, fosforo e potassio. In campagna questi elementi non mancano, soprattutto se il terreno non viene coltivato da tempo». «Queste piante – spiega inoltre Marianna Sampognaro, titolare del Club dei Fiori di Corso Umberto I di Caccamo – hanno bisogno soprattutto all’inizio, di molta acqua. È necessario quindi ricordarsi di innaffiarli abbondantemente ogni due o tre giorni».
Si potranno cominciare a raccogliere gli ortaggi casalinghi nel mese di dicembre. «Queste piante sono anche molto belle da vedersi – aggiunge Nunzio Bisconti dell’omonima bottega di piante e fiori di Piazza Sant’Orsola, a Palermo- non hanno niente da invidiare rispetto ai fiori o alle piante ornamentali. Poi credo sia una grande soddisfazione portare a tavola un ortaggio che si è coltivati da soli. Può essere anche molto educativo per i bambini. Molti genitori ci raccontano infatti che spesso rimangono estasiati dal processo di crescita delle piante».
Chiaramente bisogna stare attenti allo smog. E’ meglio non creare l’orto casalingo se il balcone o la terrazza di casa dista pochi metri dalla strada più trafficata della città. In questo caso il prodotto non sarebbe biologico e quindi sano.

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