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Lavori a rilento nella chiesa Madre di Gela Rescisso il contratto per irregolarità

Operai assenti e ponteggio nella navata sud fuori norma, che avrebbe potuto creare danni alle opere d’arte

GELA. Un importante appalto per la manutenzione straordinaria della chiesa Madre, da quasi 700 mila euro, è destinato a trovare un nuovo assegnatario. L’amministrazione comunale, negli ultimi giorni, ha deciso di rescindere unilateralmente il contratto che la lega all’azienda messinese Edil Service. Stando alla documentazione fatta recapitare dai responsabili tecnici del cantiere, i lavori iniziati ad aprile si sarebbero fermati oramai da oltre due mesi. Dopo le ferie estive, infatti, gli operai dell’azienda di Patti non sarebbero più ritornati nel cantiere. Ma le contestazioni vanno ben oltre. Il ponteggio allestito nella navata sud della chiesa sarebbe risultato fuori norma: con il rischio di creare seri danni alle opere artistiche realizzate proprio in quella zona. Al centro delle segnalazioni firmate dai due direttori dei lavori, l’ingegnere Stefano Sammartino e l’architetto Santi Nicoletti, ci sarebbero diverse irregolarità sul fronte del rispetto delle norme di sicurezza. Addirittura, dopo la prima fase degli interventi, il numero di operai impegnati nei lavori sarebbe diminuito da 6 a 1. Nella documentazione firmata dai funzionari di Palazzo di Città, si lancia il sospetto che gli operai mancanti, nonostante fossero stati registrati nel libro unico dell’impresa, venissero destinati ad un altro cantiere intanto avviato dalla società nella vicina Mazzarino. Poche, fino ad oggi, le risposte arrivate dai dirigenti messinesi che si sarebbero limitati a replicare, in maniera frammentaria, alle contestazioni mossegli. Il blocco dei lavori ha impedito ai tecnici comunali e agli operatori della Soprintendenza di accedere all’interno della chiesa Madre: i portoni d’ingresso sono stati sbarrati e solo l’intervento del parroco ha permesso di utilizzare un accesso secondario che parte dalla canonica. I ripetuti reclami giunti dai tecnici di Palazzo di Città e l’assenza di risposte hanno spinto il sindaco Angelo Fasulo a firmare un provvedimento che avvia l’iter per la rescissione unilaterale del contratto d’appalto per gravi inadempimenti da parte dell'appaltatore. I funzionari comunali, inoltre, hanno proposto d’incamerare anche la cauzione che era. Adesso, si dovrebbe procedere alla scelta di una nuova società.

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