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Immigrazione, via ad operazione "Mare Nostrum"

ROMA.  Navi, elicotteri e aerei, anche senza pilota, e radar: è articolato il dispositivo dell'operazione Mare Nostrum, che costituisce - ha detto il ministro della Difesa, Mario Mauro - un «rafforzamento del dispositivo di sorveglianza e soccorso in alto mare che è già presente».    

NAVE ANFIBIA - Tra le novità più significative l'impiego «per la prima volta» in un sistema di vigilanza di questo tipo di una nave anfibia classe San Giorgio (Lpd), cui appartengono il San Marco e il San Giusto, con relativi elicotteri. Nave San Marco, che sarà operativa dal 18 ottobre, è lunga 133 metri ed ha un equipaggio di 165 uomini, «ha la capacità di esercitare il comando e controllo, è dotata di elicotteri a lungo raggio, ha capacità ospedaliera, spazi ampi di ricovero per i naufraghi ed anche un bacino allagabile che consente di operare con i gommoni di soccorso anche in alto mare».   

DUE FREGATE E DUE PATTUGLIATORI - Le fregate della Marina militare classe Maestrale imbarcano 225 uomini: sono navi estremamente versatili e, proprio per questo, sono state sottoposte negli anni ad un impiego molto intenso. Ciascuna imbarcherà un elicottero. I pattugliatori sono unità più piccole, anch'esse con la possibilità di imbarcare un elicottero, particolarmente vocate per il pattugliamento d'altura. Loro compito quello di «rendere l'area che viene pattugliata più agevole per chi si trova in difficoltà e più pericolosa per le navi-madri che tanti problemi ci creano». L'impiego delle navi, ha detto Mauro, «sarà alternato a seconda delle condizioni meteorologiche».    

 NAVE TRASPORTO COSTIERO - Del dispositivo di Mare Nostrum farà parte anche una nave da trasporto costiero. Si tratta di unità come la Tremiti, che ha già operato in questi giorni.   

ELICOTTERI - A parte quelli imbarcati sulle navi, del dispositivo faranno parte anche due elicotteri EH101 della Marina militare: velivoli dotati di  strumenti ottici a infrarossi e radar di ricerca di superficie, impiegabili anche da Lampedusa o da Pantelleria.   

AEREI - Previsto l'utilizzo di un velivolo P180 dotato di tecnologia particolare per la visione notturna, impiegabile da Lampedusa, e di aereo di pattugliamento marittimo Atlantic con equipaggio misto Marina-Aeronautica che partirà dall'aeroporto di Sigonella.   

DRONI E RADAR - Per avere «il massimo della sorveglianza possibile in tutta l'area». l'operazione Mare Nostrum farà affidamento anche su «sistemi a pilotaggio remoto», vale a dire aerei senza pilota Predator. Un ulteriore apporto alla sorveglianza sarà garantito dalle nostre reti radar della Marina che delle Capitanerie di porto

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