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Formazione a Messina, giudizio immediato per indagati sui “Corsi d’oro”

MESSINA. Il Gip di Messina, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto il giudizio immediato, senza cioè passare dal vaglio dell'udienza preliminare, per indagati dell'inchiesta "Corsi d'oro" sulla formazione.    
Il provvedimento riguarda Chiara Schirò, moglie del deputato del Pd Francantonio Genovese; Concetta Cannavò, ex tesoriere del Pd a Messina; Daniela D'Urso, moglie dell'ex sindaco Giuseppe Buzzanca (Pdl); Elio Sauta ex consigliere comunale del Pd; Melino Capone, ex assessore comunale nella giunta Buzzanca; Graziella Feliciotto, moglie di Sauta e operatrice della formazione; Natale Lo Presti, Nicola Bartolone, Natale Capone e Giuseppe Caliri.    Le accuse, a vario titolo, sono di associazione a delinquere finalizzata al peculato e alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Udienza anche per Carlo Isaia, funzionario dell'Ispettorato al Lavoro sospeso dalle funzioni.   
Non è stata ancora depositata, invece, la decisione del Tribunale del Riesame sulla richiesta della Procura di provvedimenti più rigorosi per Elio Sauta e l'arresto anche di altre persone coinvolte, sino ad oggi solo indagate.    
I magistrati, ad esempio, avevano chiesto l'arresto anche per Elena Schirò, moglie del deputato regionale del Pd Franco Rinaldi. Quest'ultimo, assieme a Genovese, restano indagati nell'inchiesta. Secondo l'accusa gli indagati avrebbero presentato fatture gonfiate per ottenere maggiori fondi per i loro enti di formazione professionale attraverso una rete di società intestate o gestite da familiari.

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