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Sepoltura per dieci migranti

Tragedia di Lampedusa, la città del Golfo si unisce ad altre realtà che hanno deciso di dare un segnale di solidarietà

CALTANISSETTA. La città di Gela si unisce ad altre realtà che hanno deciso di dare un segnale concreto di solidarietà alla tragedia di Lampedusa. L’amministrazione comunale ha infatti deciso di ospitare nel proprio cimitero dieci salme dei migranti scomparsi nel mar Mediterraneo. «È un atto dovuto, non un semplice segno di solidarietà – ha spiegato il sindaco Angelo Fasulo - È un nostro preciso dovere garantire una degna sepoltura a questi uomini, donne e bambini scappati via dalla guerra, dalla fame e dalla disperazione, ai quali la vita è stata strappata in modo così crudele». «Oggi accogliamo tristemente i morti, pienamente coscienti – ha aggiunto il primo cittadino - che bisogna mettersi al lavoro domani per un Mediterraneo di Pace dove accogliere dignitosamente i vivi e per far sì che tragedie del genere non abbiano mai più a ripetersi». Nello stesso cimitero sono sepolti anche undici immigrati morti durante uno sbarco nella notte dell’11 settembre del 2005 in contrada De Susino. Erano tutti quanti uomini e di età comprese fra i 18 e i 22 anni, anche se alcuni sembravano ancora più giovani. Morirono per annegamento dopo essere stati gettati in acqua. L’allora sindaco Rosario Crocetta decise di dargli una degna sepoltura, considerato che di alcuni non si conosceva neanche l’identità. Intanto ieri mattina sono stati avviati i lavori di ampliamento e rimodulazione del cimitero di contrada Farello. Nei prossimi mesi verranno realizzate 15 confraternite, per un totale di 4000 loculi, 106 monumentini (636 loculi) e 14 cappelle gentilizie (168 loculi). Con il calcolo dei lavori a scomputo inoltre verranno realizzati dei lavori di abbellimento del cimitero e 1000 nuovi loculi comunali che si vanno ad aggiungere ai 600 già esistenti. Il volume d’affare dei lavori si aggira sui dieci milioni di euro. I nuovi loculi comunali verranno suddivisi a metà. Cinquecento saranno destinati alle nuove sepolture e 500 alle salme che erano state tumulate provvisoriamente in loculi espropriati che verranno restituiti ai legittimi proprietari. L’amministrazione ha stipulato alcuni mesi fa le convenzioni con le quindici confraternite ammesse. Saranno le confraternite ad effettuare i lavori per i nuovi box nei quali sistemare i venditori di fiori, la ristrutturazione del sistema dei servizi igienici e, più in generale, le opere di urbanizzazione che non sono ancora state realizzate.

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