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Strage di Lampedusa, se la voglia di vivere fa vittime

Il miglior modo per capire qualcosa è viverla. Il miglior modo per evitare gli stessi errori è ricordare. La cosa da non fare assolutamente è "passarci sopra"; proprio come i rulli con l'asfalto caldo; come quelle zattere con merce umana che passano sopra un mare pieno di relitti umani... una marea di relitti umani. Bambini ai quali si toglie il gioco, donne alle quali si toglie la quotidianeità, uomini che fuggono dalla guerra; ma tutti loro vanno incontro a cosa? Ad una scommessa che ha come posta in palio la loro stessa vita. Sembrano storie di film di fantascienza e invece è la triste verità che scuote l'animo anche dei meno sensibili e razzisti che macchiano l'onore del nostro Paese. Poiché sono questi i fatti di cronaca che come delle chiavi universali aprono i cuori di tutti e che fanno pensare che forse queste povere persone hanno veramente bisogno di aiuto; che forse i sacrifici che fanno per racimolare poche centinaia di euro per fare quell'orribile viaggio devono essere ricompensati; che forse la soddisfazione di salvare vite umane è più grande di quella di abbassare le tasse; o semplicemente queste vicende disumane devono farci pensare che non sono soltanto la follia dei lager o la crudeltà della guerra a fare vittime, ma anche la voglia di vivere.
Roberto Marchetta

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