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Disoccupazione giovanile, record storico: oltre il 40 per cento

ROMA. Quasi la metà dei giovani italiani è senza lavoro: record storico. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24anni) ad agosto è infatti salito al 40,1%, in rialzo di 0,4 punti percentuali su luglio e di 5,5 punti su base annua. A rilevarlo è l'Istat, attraverso dei primi dati provvisori.
Viene così superata per la prima volta la soglia del 40% e raggiunto il livello più alto dall'inizio sia delle serie mensili (2004) sia trimestrali(1977).La disoccupazione ad agosto sale al 12,2%, in rialzo di 0,1 punti percentuali su luglio e di 1,5 punti su base annua. L'Istat evidenzia come sia stato uguagliato il massimo già raggiunto a maggio, il livello più alto dall'inizio sia delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977.


Il Rapporto 2012-203 sottolinea che questo «è certamente l'anno peggiore della storia dell'economia italiana dal secondo dopoguerra», ma quello che può «intercettare il punto di svolta del ciclo economico». «La contrazione del prodotto cumulata dall'avvio della crisi - scrive il Cnel - ha raggiunto l'8%: una caduta di tale entità non poteva non lasciare tracce profonde nel tessuto produttivo e sulle opportunità occupazionali.
Negli ultimi anni abbiamo perso 750.000 posti di lavoro: una caduta che avrebbe potuto essere più profonda se la produttività del lavoro non fosse rallentata, se le ore lavorate per occupato non si fossero ridotte, se il ricorso alla Cig non fosse aumentato per tutelare i redditi dei lavoratori e le potenzialità di ripartenza delle imprese».   


In Italia, spiega il Cnel, «la caduta del Pil è stata seconda solo alla Grecia mentre la riduzione dell'occupazione è stata relativamente contenuta. Se l'occupazione fosse diminuita quanto il Pil, le perdite sarebbero oggi pari a 1.870.000 occupati.   


PIÙ DI 3 MILIONI DI DISOCCUPATI. Il numero di disoccupati ad agosto torna a crescere, dopo due mesi di stop, raggiungendo quota 3 milioni 127 mila, in aumento dell'1,4% rispetto al mese precedente (+42 mila) e del 14,5% su base annua (+395 mila).  Il tasso di disoccupazione maschile, pari all'11,7%, aumenta di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,9 punti nei dodici mesi; mentre quello femminile, pari al 12,9%, sale di 0,1 punti su luglio e di 0,9 punti su base annua.     Quanto agli inattivi, fa sapere sempre l'Istat, il loro numero (15-64 anni) diminuisce dello 0,3% a livello congiunturale (-42 mila unità) e dello 0,8% in termini tendenziali (-113 mila).


IN UN ANNO PERSI 347 MILA OCCUPATI. Ad agosto il numero degli occupati resta sostanzialmente fermo rispetto a luglio mentre cala dell'1,5% su base annua, con una contrazione di 347 mila unità. I dati confermano inoltre che il tasso di occupazione, al 55,8%, ormai si mantenga sui valori minimi, i più bassi dall'inizio delle serie anche trimestrali (1977), ormai da cinque mesi, ovvero dall'aprile del 2013. Nel dettaglio, ad agosto l'occupazione maschile diminuisce dello 0,4% in termini congiunturali e del 2,8% su base annua, invece l'occupazione femminile cresce dello 0,5% rispetto al mese precedente e dello 0,4% nei dodici mesi. Guardando al tasso, per gli uomini scende al 64,7%, mentre per le donne sale al 47,1%.




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