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Crocetta: Lupo è come Berlusconi. L'Udc: sì a larghe intese ma col Pd

GIARDINI NAXOS. «Giuseppe Lupo  come Silvio Berlusconi». Lo ha detto il presidente della  Regione, Rosario Crocetta, a margine della conferenza  programmatica ed organizzativa di Articolo 4 in corso all'Hotel  Hilton di Giardina Naxos (Me).     «Lupo non fa altro che attaccarmi - ha aggiunto - ed invia 15  comunicati stampa al giorno con giudizi e valutazioni personali  a volte anche estremamente violenti. Pensa di fare politica  così? Non credo che si possa fare. Io non andrò a Roma a cercare  sponde ed appoggi. Sono un presidente libero. La soluzione si  deve trovare a Palermo, quale che essa sia».   «Stiamo facendo la legge per la semplificazione  amministrativa ed i provvedimenti per lo sviluppo della Sicilia,  - ha concluso - abbiamo già presentato la prima bozza di  bilancio di previsione. Ecco queste sono le cose concrete e con  queste noi rispondiamo agli attacchi personali anche volgari di  Lupo e soci».


Crocetta ha anche parlato dell'apertura eventual al Pdl: "Dal Pd si scandalizzano per l'apertura al Pdl. Ma come proprio loro che hanno tenuto in vita il governo di Raffaele Lombardo tenendogli la bombola dell'ossigeno fino alla finè.  Sono stato eletto presidente dal popolo che mi ha scelto democraticamente e non permetterò che si ponga fine a questa esperienza - aggiunge - Vogliono portare questo governo e questa assemblea allo scioglimento e purtroppo ci sono anche persone all'interno del mio partito che vogliono arrivare a questo punto. Ma noi non lo permetteremo, voi non lo permetterete, i siciliani non lo permetteranno".
Continua il presidente della Regione: «Abbiamo trovato 3000 pratiche bloccate al territorio, oggi ce ne sono solo 1000. Perchè dovrei cambiare Mariella Lo Bello? Per metterci qualcuno che fa 'i servizì a qualcuno nel Pd? Quando ho detto di no alla nomina in giunta dell'On. Rinaldi - aggiunge - che cito solo come esempio, ho fatto gli interessi del Pd. Ci tengo a precisare che nessuno deve permettersi di giudicare fino a quando i giudici non avranno deciso. Se avessi accettato di averlo in giunta oggi il Pd per primo non sarebbe in difficoltà?  Ho tutelato la mia giunta ed il mio partito».


RIMPASTO. Crocetta non esclude un rimpasto che preferisce chiamare riassetto: «Valutiamo cosa abbiamo fatto - dice . e quali sono i punti di criticità e individuiamo il percorso e le donne e gli uomini con cui farlo». Ma il rimpasto che Crocetta ha in mente non è quello che vorrebbe il Pd. Apertura anche dall'Articolo 4, sette deputati all'Ars più una truppa di sindaci e amministratori locali,che ieri gli ha consegnato il suo Piano straordinario per il lavoro e dieci proposte di legge. Sì alle grandi intese anche da Pippo Gianni, segretario regionale del Centro democratico che però avverte: «Illusorio fare a meno del Pd. Non credo che si possa ragionare escludendo dal tavolo delle trattative il principale partito della coalizione che ha eletto Rosario Crocetta alla presidenza».

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