CATANIA. Nino Pulvirenti scende in campo. Oggi, come in altre occasioni passate, più o meno recenti, quando c'è burrasca il presidente si toglie la giacca (la cravatta no, perché non la indossa mai), lascia la sua postazione in panchina, oltrepassa la linea bianca e si presenta davanti a microfoni e telecamere, come farà oggi. C'è burrasca: vento di delusione, trombe d'aria di disfattismo, cavalloni di malcontento, una risacca di giudizi che riporta i nomi e di Montella e Lo Monaco sulla spiaggia verde del «Massimino».
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