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Crisi, Crocetta: no a ribaltini, porto gli atti e chi vuole li vota

PALERMO. "E' la cronaca di una morte annunciata. Bisognava fare così, loro dovevano fare così. Non hanno condiviso quasi nulla del percorso di questi 9 mesi". Così il Governatore della Sicilia Rosario Crocetta ha commentato, nel corso della trasmissione "Start, la notizia non può attendere" su Radio 1 Rai, la decisione del Pd di aprire la crisi.  "Il Pd deve capire - aggiunge - che in Sicilia le istituzioni non si occupano. Deve capire che il mio è un Governo di coalizione e non un Governo dove il Pd abbia la maggioranza. Parliamo lingue diverse. Ci troviamo di fronte a idee tremende: il partito detta legge nel Governo, il partito decide gli assessori, il partito li cambia...". 
Crocetta difende poi l'attività svolta dalla sua giunta: "Questa Regione - spiega - era al default più totale e adesso ha ripreso il suo cammino di risanamento. Non abbiamo fatto alcuna macelleria sociale. Nessuno ha perduto il posto di lavoro però abbiamo risparmiato due miliardi e mezzo sul bilancio. Abbiamo avviato la riforma delle Province. Stiamo finalmente utilizzando la spesa europea con ritmi senza precedenti. Stiamo lavorando sulla legge per la semplificazione amministrativa, e così via". Alla domanda circa la nascita di una nuova maggioranza a sostegno del suo governo Crocetta risponde: "Io non sono tipo da ribaltini.  Sono molto coerente e disponibile anche alle conseguenze più estreme. Io porto gli atti. Se vanno bene li votino. Se loro pensano di non votare anche atti che vanno bene ognuno si assume le sue responsabilità. Il Governo prosegue la sua azione, io sono stato eletto direttamente dai cittadini".

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