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«I social network facilitano le relazioni tra individui»

PALERMO. Non è vero che la tecnologia rende asociali; la conferma arriva dal palermitano Andrea Uzzo, sociologo e formatore professionale.
«La tecnologia in realtà aiuta a creare relazioni. Oggi non si può più affermare che esiste un mondo ”virtuale” separato da quello reale. Socialmente i due mondi si intersecano al punto da diventare uno un aspetto dell'altro. Facebook ne è la prova concreta: gli utenti postano immagini o commenti relativi a situazioni che stanno vivendo nel proprio contesto sociale, magari per rafforzare le relazioni con persone incontrate la sera prima. Chiaramente esistono anche situazioni patologiche, ma sono casi limite».
Quasi tutti i media, tecnologici o no, sono utilizzati per una fruizione in solitaria. Ad esempio quando si legge il giornale sul divano ci si isola; così accade quando si chatta tramite un dispositivo elettronico come il cellulare. Quando è nata la televisione era uno strumento per riunirsi a casa. Oggi si è passati dalla coesione alla individualità: la mamma segue una fiction, il papà la partita di calcio, il figlio guarda i cartoni animati; ognuno nel proprio televisore, ma si tratta solo di una fruizione di servizi e non di indebolimento di relazioni. Guardo la tv per informarmi, chatto per relazionarmi con amici lontani, la mamma apprensiva manda un sms al figlio che è uscito con gli amici. «I social network - continua Uzzo - hanno migliorato i rapporti, servono per relazionarsi quando non c'è la compresenza fisica, abbattono le barriere geografiche e temporali».
Ma le nuove piattaforme di comunicazione come Pinterest vanno anche oltre; lo afferma Francesco Passantino, consulente ICT e moderatore del Google Developers Group di Palermo: «I social network più recenti consentono di consumare velocemente la condivisione di un messaggio, così come permette di fare Twitter, con brevi commenti che possono raggiungere migliaia di persone in tempo reale. Ma la carta vincente dei nuovi sistemi sembra sia la modalità di condivisione visuale. Instagram e Pinterest riescono addirittura a relazionare utenti che parlano lingue diverse semplicemente condividendo un'immagine, che non ha bisogno di parole per permettere di comunicare».  O. ES.

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