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Palermo, la Fiom ricorda il sindacalista Sabattini

PALERMO.  Duro, radicale, combattivo, leale e con un unico obiettivo: la difesa e il riscatto dallo sfruttamento capitalistico dei lavoratori e delle lavoratrici. Sono i tratti umani di Claudio Sabattini, considerato tra i protagonisti della storia del sindacalismo italiano e ricordato, a dieci anni dalla sua morte, a Palermo dalla Fiom, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, di cui è stato segretario generale oltre ad avere ricoperto diversi incarichi, guidando anche la federazione siciliana dal luglio del 2002 fino alla sua scomparsa.    Gianni Rinaldini, ex leader generale della Fiom, ha ricordato l'arrivo in Sicilia di Sabattini, citando alcuni aneddoti. «Eravamo in auto, Claudio era molto arrabbiato - ha raccontato durante l'iniziativa in corso a Villa Niscemi - Aveva appena ritirato la sua candidatura alla segreteria generale della Cgil siciliana dopo aver saputo che non aveva il consenso unanime nel direttivo. Poteva andare avanti e magari sarebbe stato eletto col voto segreto, ma lui non poteva accettarlo, era un puro. E a quel punto che gli dissi: 'Rimani in Fiom'. E lui sorrise e rispose: 'faccio il segretario della Fiom in Sicilià».    Fiat, Keller, Ansaldo-Breda e soprattutto Lts, la società telefonica fallita con gli amministratori in carcere, sono state le vertenze che hanno contraddistinto l'esperienza siciliana di Sabattini, incuriosito dalle dinamiche politiche - nell'Isola anticipatrici di quelle nazionali - e quasi ingenuo quando rifletteva: «Se c'è una riunione alle 12 io mi presento un quarto d'ora prima: qui in Sicilia invece ci si presenta con una o due ore di ritardo. Non si comportano così solo i politici ma anche gli imprenditori. Mi sembra un atteggiamento irrispettoso».    L'iniziativa è stata organizzata dalla Fondazione Claudio Sabattini, guidata dal figlio Simone. Presenti il segretario Maurizio Landini, il segretario della Fiom siciliana Rosario Rappa, Rita Borsellino, il sindaco Leoluca Orlando e numerosi sindacalisti della Fiom e della Cgil.

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